La legge di bilancio non basta, serve finanza per lo sviluppo
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Fonte immagine UNHCR Niger pubblicato su X
Ufficio Policy Focsiv – Nell’ambito del progetto Generazione Cooperazione (Progetto Generazione Cooperazione – ECG Project), riassumiamo qui alcuni elementi dell’analisi di Openpolis sulla cooperazione nella legge di bilancio e rispetto alla Conferenza ONU su finanza per lo sviluppo che si terrà a fine giugno prossimo, dove verrà rilanciato l’obiettivo dello 0,7% del reddito nazionale lordo per la cooperazione allo sviluppo (vedi https://www.openpolis.it/la-prospettive-della-cooperazione-tra-ristrettezze-e-impegni-internazionali/).
Gli ultimi dati Ocse indicano come l’Italia nel 2023 abbia destinato all’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) appena lo 0,27% del proprio reddito nazionale lordo (Rnl) e la nuova legge di bilancio non ha tracciato un percorso in grado di portarci verso lo 0,70% entro il 2030.
La legge di bilancio per il 2025 mostra una leggera crescita degli stanziamenti per l’aiuto pubblico allo sviluppo (+6,7%) che, oltre ad essere indirizzati verso misure che hanno poco a vedere con la cooperazione (accoglienza ai rifugiati n Italia), registrano un calo significativo nel biennio successivo, portando le risorse della cooperazione sotto i livelli del 2023.
In particolare la legge di bilancio per il 2025 registra risorse in calo per l’aiuto pubblico allo sviluppo del ministero dell’ambiente e di quello degli esteri e della cooperazione, incidendo anche sull’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
A fronte dello scarso impegno della legge di bilancio per la cooperazione allo sviluppo. Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070, afferma che “Prima che il tempo scada irrimediabilmente, sarebbe ancora possibile e necessario fare delle scelte per sostenere la cooperazione, sapendo che sono in gioco vita e destini di popoli e paesi, a partire dal continente africano che è fondamentale per noi e per l’intera Europa. Noi non rinunceremo a fare tutto quanto sarà possibile affinché l’Italia non manchi questo appuntamento e si rispettino impegni e promesse, troppo spesso disattesi alla prova dei fatti.”
“L’Africa e il Piano Mattei sono chiaramente la priorità per il Governo, ma la legge di bilancio per il 2025 non stanzia risorse addizionali oltre a quelle disponibili. Difficilmente saremo credibili.” Afferma Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070. “Se le nostre risorse per i paesi più poveri, tra i quali molti africani, rimangono inchiodate allo 0,06% del reddito nazionale lordo (quando l’Onu chiede lo 0,15 o lo 0,20% per l’aiuto allo sviluppo), non saremo nelle condizioni di dare prospettive al Piano.”
Il traguardo dello 0,7% del reddito nazionale lordo per l’aiuto pubblico allo sviluppo è riproposto nella bozza dell’accordo in vista della Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo delle Nazioni unite che si terrà a Siviglia quest’estate. Dove si chiederà un cambiamento profondo dell’intera architettura finanziaria internazionale, riaffermando il valore del multilateralismo, e la cancellazione del debito. Il progetto Generazione Cooperazione con la Campagna 070 chiede ai politici un maggiore impegno per la riforma della finanza per lo sviluppo, chiede alla politica di raggiungere lo 0,7% per la cooperazione allo sviluppo, condizione essenziale per costruire una pace fondata sulla solidarietà tra i popoli. Per un’analisi dei dati della legge di bilancio vedi https://www.openpolis.it/la-prospettive-della-cooperazione-tra-ristrettezze-e-impegni-internazionali/