La rete FOCSIV per l’Ucraina
FOCSIV e i suoi 87 soci nel recente comunicato stampa hanno chiesto che siano deposte immediatamente le armi e che cessino le azioni di guerra in Ucraina, inoltre esprime la propria solidarietà al popolo ucraino, alle famiglie, ai bambini, agli uomini e alle donne che vivono sotto la minaccia dei bombardamenti.
La Federazione insieme a tutti gli Organismi aderenti ha aderito alla giornata di digiuno del 2 marzo promossa da Papa Francesco ed è tra i promotori della manifestazione del 5 marzo della Rete Pace e disarmo con le organizzazioni della società civile.
Alcune ONG di Focsiv sono impegnate attivamente con una serie di iniziative a favore del popolo ucraino:
Associazione Francesco Realmonte Onlus: progetto Emergenza Ucraina A Milano si stanno raccogliendo i medicinali che saranno inviati al Campo rifugiati di Praga. Insieme ai farmaci generici di prima necessità – bendaggi, garze, disinfettanti, ecc. – ci sono anche quelli specifici per i malati di diabete.
AVAZ – Ass. volontari per lo sviluppo dei popoli: A Roma presso la Bottega Etica Popolinsieme – Via Valsassina, 9 – è stato organizzato come punto di raccolta di medicinali e materiale vario che viene consegnato dagli amici della scuola ucraina – con la quale l’AVAZ aveva lavorato come partner in un progetto contro la dispersione scolastica nelle scuole romane – all’Ambasciata di Leopoli che a sua volta provvederà alla distribuzione locale.
Casa do Menor Italia: l’Organismo in collaborazione con L’Aquilone di Farigliano, nella provincia di Cuneo, sta raccogliendo indumenti ed alimenti che saranno donati alle Suore Missionarie della Congregazione di Villavecchia. Tutti gli aiuti raccolti saranno inviati alle due case di accoglienza presenti in Romania: una a Scheia, al confine con l’Ucraina e Oradea, e l’altra al confine con l’Ungheria dove si prevede di ospitare i rifugiati provenienti dall’Ucraina.
Cadis International: Sensibile alla situazione dei rifugiati di guerra, dai primissimi giorni di guerra la Provincia Camilliana in Polonia si è mobilitata con due importanti risposte di emergenza per accogliere circa 50 donne e bambini in fuga dall’Ucraina. CADIS International sta portando avanti il progetto e la raccolta fondi con altre organizzazioni e con la Fondazione Buddista Tzu Chi. La Provincia Camilliana in Polonia ha messo a disposizione le stanze e gli spazi del seminario a Łomianki-Burakow che attualmente ospita circa 30 donne, bambini e un uomo. Altre nove stanze saranno ristrutturate per ospitare 20 persone in più. Inoltre, anche presso la località Ursus, la struttura della Missione Camilliana per l’assistenza sociale (CMSA) per i senzatetto sta ospitando circa 20 donne e bambini ucraini. Presso la stazione ferroviaria centrale e la stazione degli autobus di Varsavia, si fornisce prima accoglienza ai profughi ucraini. Diverse sono le postazioni informative; è stato istituito un punto di assistenza sanitaria e installato un tendone dove vengono distribuiti pasti caldi tutto il giorno. Presso la stazione centrale è stata organizzata la distribuzione di carte prepagate per l’assistenza economica incondizionata (unconditional cash assistance).
Tecnicamente, il governo della città di Varsavia ha affidato ai Camilliani la gestione e l’accoglienza dei rifugiati presso le stazioni dei treni e degli autobus. L’aiuto non si ferma oltre il confine, ma prevede l’assistenza sociale e sanitarie presso alcune località in Ucraina, per aiutare le persone sfollate internamente (IDPs)
Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG: Progetto Ucraina sono state messe a disposizione le strutture della Fondazione di Cattolica e Carpegna per accogliere ed ospitare i bambini ucraini. Allo stesso tempo si sta predisponendo l’invio degli aiuti umanitari, che sono presenti nel magazzino della sede nazionale di Terni.
Fondazione De La Salle Solidarietà Internazionale ONLUS: La Salle for Ukrainians si è avviata una raccolta fondi che saranno destinati alle scuole della Fondazione De La Salle presenti in Romania, Polonia e in Italia, in partnership con le realtà del territorio, che si occuperanno dei rifugiati ucraini sostenendoli con gli aiuti umanitari.
FONDAZIONE PUNTO MISSIONE: è presente in Romania a Timisoara e Bucarest. In particolare, nella provincia di Bucarest il partner locale Asociatia Mladita, insieme ai Frati Carmelitani Scalzi di Snagov, comune a 35 chilometri da Bucarest, si sono attivati per portare aiuti al confine con l’Ucraina, distante 4 ore con l’autovettura. L’Associazione Mladita ha messo a disposizione, inoltre, la propria sede, Il Villaggio dei ragazzi, così come i frati hanno messo a disposizione il proprio convento per l’accoglienza delle persone e delle famiglie provenienti dall’Ucraina.
In particolare, Il Villaggio dei ragazzi dispone di 3 case e ben 9 alloggi, mediamente ospita 15 persone al giorno che transitano per tornare al proprio paese di origine, se stranieri, oppure per raggiungere i parenti in altri stati europei e i Frati ne stanno ospitando altrettante. I volontari presenti stanno fornendo cibo, assistenza logistica e trasporto, oltre a pagare, quando necessario, l’autobus ed i treni, i medicinali e a dare qualsiasi sostegno necessario.
I primi che sono arrivati sono stati giovani stranieri o ragazzi single che erano in Ucraina a lavorare, tra i primi a scappare poiché senza alcun legame familiare. Successivamente sono arrivate anche le famiglie, molte delle quali composte solo da donne e bambini. Si è anche lanciata una raccolta fondi a favore dei partner locali, L’Asociatia Mladita e i Frati Carmelitano, per sostenerli nella loro risposta a questa emergenza e per tutto il tempo che sarà necessario.
Movimento Shalom: si è lanciata una raccolta fondi in collaborazione con AIAU – Associazione in Aiuti Umanitari per i bambini nel mondo, che opera in Ucraina, Romania e Ungheria nel sostegno all’infanzia. I fondi saranno utilizzati per acquistare cibo, vestiti e medicine per i bambini presenti ancora nell’orfanotrofio di Kiev e per quelli fuggiti con le proprie famiglie in Romania e Ungheria.
MoCi Cosenza sta supportando logisticamente da un lato con i propri lavoratori e volontari diverse iniziative a favore degli ucraini e di alcune associazioni presenti sul territorio cosentino e dall’altro raccoglie.
Fondazione Don Carlo Gnocchi Un aiuto per l’Ucraina Dal 2018 è presente con un Progetto di Sostegno tecnico, formativo e gestionale alla Casa della Misericordia di Chortkiv, nella Regione di Termopil nell’Ucraina Sud – occidentale, l’unica struttura sul territorio per la presa in carico della disabilità in età evolutiva e centro di riferimento per i più fragili della comunità. Sebbene sia un’area meno toccata dagli eventi bellici in corso sono state avviate delle iniziative a sostegno dei 90 minori disabili e alle loro famiglie oltre agli operatori.
COMI Cooperazione per il mondo in via di sviluppo sono stati ampliati i corsi di italiano per le donne ucraine appena giunte a Roma dal Paese in guerra.
ISCOS sono stato avviati dei contatti con l’Associazione Ucraini del Veneto e con il Console Ucraino di Padova per organizzare la raccolta e l’invio del materiale di prima necessità. La Cisl Scuola si è attivata per definire un’azione che possa supportare i rifugiati ucraini, che sarà definita a breve.
ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo ha avviato, insieme a SIMN – Scalabrini International Migration Network Europe Africa, #WeCareForUkraine, una Campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione che è tesa a dare una risposta concreta a tutte le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina. Pertanto si sta attivando in particolare sulle seguenti azioni:
-Emergenza Sociale: con alcune realtà locali che hanno già raccolti prodotti medici e alimentari da inviare in Ucraina o nei Paesi di confine. Saranno donati beni di prima necessità, che coprano i bisogni essenziali, alle famiglie e alle persone colpite dalla guerra che si dove siano presenti i progetti e le missioni degli Scalabrini in Europa.
-Emergenza Abitativa: sono sostenute le persone e le famiglie in arrivo in Italia dall’Ucraina, alcune già accolte nei progetti dell’Organismo. Lavorando in rete con altri partner saranno accompagnati, per chi ne avesse bisogno, nella ricerca abitativa mettendo insieme le persone in cerca di un alloggio e coloro che sono disponibili ad aprire la loro casa all’accoglienza.
-Emergenza Sanitaria: ci si preoccupa della salute fisica e psicologica di coloro che stanno subendo le conseguenze della guerra. Con il progetto WASI, lo sportello psicologico per donne migranti, già attivo per la Comunità Ucraina di Milano, saranno incrementati gli incontri singoli e di gruppo con psicologhe madrelingua.
Inoltre, sarà monitorata l’evoluzione della situazione ucraina in modo tale che si sia in gradi di affrontare, in una fase a lungo termine, aspetti quali: l’emergenza lavorativa e culturale, per coloro che disiderino rimanere in Italia.