La riduzione del ruolo delle organizzazioni della società civile nella cooperazione
Ufficio Policy Focsiv – La cooperazione allo sviluppo europea ha un ruolo molto importante per la lotta alla povertà e alle disuguaglianze nel mondo. E le organizzazioni della società civile sono sempre state un attore rilevante nella sua politica.
Ma l’ultima analisi condotta da Concord Europe, di cui fa parte la piattaforma italiana e quindi anche la Focsiv, ha messo in luce come questo spazio di azione si stia riducendo per diverse cause, in particolare per la delega che l’UE fa verso altri organismi governativi e intergovernativi, e per la creazione di nuovi sistemi di cooperazione come Team Europe e Global Gateway (Il global gateway per gli interessi di chi? – Focsiv). L’UE raccoglie le risorse degli Stati membri per poi redistribuirle alle istituzioni di cooperazione bilaterale e multilaterale, diminuendo il suo ruolo di gestore diretto interlocutore della società civile. Questo meccanismo sta limitando l’azione delle organizzazioni della società civile. Di seguito la presentazione dello studio.
Alla luce della valutazione intermedia in corso dell’NDICI-Europa globale (il capitolo di bilancio dell’UE per la cooperazione allo sviluppo) e della revisione intermedia della sua programmazione, che dovrebbe essere completata nel 2024, Concord ha intrapreso uno studio sui finanziamenti dell’UE per la cooperazione allo sviluppo delle organizzazioni della società civile a livello nazionale e regionale, per informare, stimolare e sostenere il dialogo con le pertinenti istituzioni dell’UE e gli Stati membri dell’UE. L’analisi intende inoltre contribuire alle discussioni sui meccanismi di finanziamento delle organizzazioni della società civile e sui potenziali adattamenti, in particolare per quanto riguarda la programmazione geografica.
Gli obiettivi dello studio sono: valutare i finanziamenti dell’UE destinati alle organizzazioni della società civile e attraverso di esse; esaminare criticamente in che modo il discorso politico dell’UE corrisponde alle decisioni di finanziamento NDICI-Europa globale e esplorare i potenziali adattamenti delle modalità di sostegno e finanziamento per raggiungere tutti i tipi di organizzazioni della società civile.
Il ruolo delle organizzazioni della società civile (OSC) nella attuazione dei programmi di cooperazione allo sviluppo è un aspetto chiave dei partenariati internazionali dell’UE. Allo stesso modo, per molte OSC il partenariato dell’UE è una fonte vitale di sostegno finanziario per i loro programmi.
Negli ultimi anni, i cambiamenti nei programmi di cooperazione internazionale dell’UE hanno avuto un impatto sulla distribuzione e sulla diversità dei suoi finanziamenti per le OSC. Come suggeriscono i risultati dello studio, le pratiche di partenariato e i meccanismi di finanziamento nell’ambito dello Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale dell’UE (NDICI-Global Europe) non permettono più alle OSC di contribuire efficacemente all’attuazione di tutti i programmi di cooperazione internazionale dell’UE e non consentono alle OSC di massimizzare il loro contributo allo sviluppo sostenibile.
L’attuale quadro normativo e le pratiche di partenariato ostacolano un accesso equo e paritario ai programmi dell’UE da parte di tutti gli attori della società civile. Lo studio mostra che ciò è legato alla riduzione della capacità di gestione degli enti dell’UE responsabili della cooperazione internazionale e all’uso diffuso della “gestione indiretta“, in base alla quale grandi quantità del bilancio dell’NDICI-Global Europa sono delegate alle istituzioni o alle agenzie di cooperazione internazionale degli Stati, e alle organizzazioni internazionali. L’analisi dei piani d’azione e delle misure per i programmi geografici NDICI –Global Europe indicano che quasi il 60% dei finanziamenti è delegato a “entità valutate come rilevanti” e quindi esternalizzato ad altre organizzazioni di cooperazione internazionale.
Riconosciamo che le OSC hanno un accesso privilegiato ai programmi tematici dell’UE come quelli per le “Organizzazioni della società civile” e i “Diritti umani e democrazia”, che servono per influenzare le politiche in modo da difendere i diritti umani in tutto il mondo. Tuttavia, questi programmi contengono risorse modeste, pari a circa il 3% del bilancio complessivo della NDICI-Global Europe e non coprono lo spettro delle possibili competenze e capacità di attuazione. Le CSO non sono solo sostenitrici delle politiche ma anche importanti partner di attuazione, che svolgono un ruolo nella fornitura di servizi, soprattutto nei casi in cui chi ha il dovere di farlo non lo fa adeguatamente. Le OSC sono apprezzate anche per il loro ruolo vitale nel portare la voce di coloro che soffrono di povertà e disuguaglianze nei processi di sviluppo e quindi nel contribuire al raggiungimento dell’impegno dell’Agenda 2030 di non lasciare indietro nessuno. Riconoscendo che le OSC svolgono un’ampia gamma di ruoli importanti nella cooperazione internazionale, e che contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile sviluppo sostenibile, ne consegue che esse dovrebbero essere adeguatamente presenti in tutti i programmi NDICI-Global Europe.
È incoraggiante che l’UE riconosca le OSC come partner nel dialogo e nell’advocacy. Tuttavia, affinché questo partenariato sia reciprocamente vantaggioso, responsabile e trasparente, l’UE deve assicurare che vengano forniti strumenti efficaci e standardizzati, come consultazioni e dialoghi regolari. Inoltre i meccanismi di finanziamento devono essere adattati ai nuovi programmi geografici in modo da riconoscere la diversità degli attori delle OSC e la loro partecipazione alle nuove iniziative come l’approccio Team Europe e Global Gateway. Devono inoltre riflettere la ridotta capacità amministrativa delle DG Partenariati Internazionali (DG INTPA), DG Negoziati di vicinato e allargamento (DG NEAR) e delle delegazioni dell’UE.
Alla luce della revisione intermedia della NDICI Global Europe, che sarà completata nel 2024, lo studio offre le seguenti raccomandazioni per migliorare la diversità e la trasparenza dei finanziamento delle OSC, e per sostenere l’UE nel raggiungimento dei suoi impegni di cooperazione internazionale per il resto del periodo di attuazione e oltre.
- Assicurare budget destinati al finanziamento delle OSC in tutti i programmi geografici e tematici di NDICI-Global Europe.
2. Rafforzare l’accessibilità e l’inclusività dei finanziamenti a gestione indiretta.
3. Assegnare capacità e risorse sufficienti alle delegazioni europee per attuare il principio di “geografizzazione”.
4 Garantire processi di consultazione più regolari e inclusivi e un maggiore feedback sulle decisioni programmatiche
5 Fornire un quadro di cooperazione a lungo termine per le diverse OSC
6 Aumentare i finanziamenti di base per le OSC
7 Migliorare l’accesso delle OSC agli inviti a presentare proposte
8 Aumentare il sostegno finanziario diretto e semplificato alle OSC locali e il sostegno a una società civile più ampia nei Paesi partner.
9. Facilitare la tracciabilità dei finanziamenti per programma, modalità di gestione e tipo di intervento nel sistema di trasparenza finanziaria e nella relazione annuale della Commissione sugli strumenti di finanziamento esterno.
10 Garantire che il Regolamento Finanziario dell’UE richieda informazioni accessibili sui beneficiari dei fondi UE e garantire che l’uso della modalità di gestione indiretta sia basato sull’efficacia dei costi.
11 Garantire la trasparenza e la disponibilità di informazioni sui piani d’azione e le misure previste.