L’agroecologia non riguarda solo il cibo: una nuova iniziativa di CIDSE e FOCSIV
CIDSE comunicato stampa – 3 Aprile 2018
L’agroecologia non riguarda solo il cibo: una nuova iniziativa di CIDSE e FOCSIV ne analizza le dimensioni e gli impatti.
L’agroecologia è un concetto onnicomprensivo relativo alla sfera ambientale, socio-culturale, economica e politica della nostra società. Implica un modo sostenibile ed equo di produrre, distribuire e consumare cibo, sviluppando politiche alimentari che tengano conto dell’uguaglianza, solidarietà, democrazia, presa di potere da parte dei contadini e delle donne, e dell’ecologia.
Il lancio di questa iniziativa oggi a Roma arriva al momento giusto: si svolge al termine dell’anno in cui la Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne si è concentrata sul tema delle donne nelle aree rurali. Allo stesso tempo, il Comitato delle Nazioni Unite per la Sicurezza Alimentare Mondiale sta adottando le sue raccomandazioni sull’agroecologia, considerando che le parti devono intensificare gli sforzi per rispettare i limiti rispetto all’aumento della temperatura stabiliti nell’accordo di Parigi e, attualmente, a Roma si sta tenendo il 2 ° Simposio Internazionale sulla Agroecologia della FAO.
In un quadro nel quale le nostre società affrontano profonde crisi sociali, ambientali ed economiche e il cambiamento climatico impone cambiamenti radicali rispetto ai modelli attuali di produzione e consumo, l’agroecologia dovrebbe essere sempre più incentivata. Tuttavia, il concetto di agroecologia non è sempre stato usato chiaramente e il suo potenziale non è pienamente riconosciuto. Numerosi tentativi sono stati fatti da aziende e istituzioni di strumentalizzare il concetto di agroecologia per sostenere pratiche di agricoltura industriale, indebolendone il significato e il suo reale potenziale trasformativo.
Attraverso questa nuova iniziativa, CIDSE, la famiglia internazionale di organizzazioni Cattoliche di giustizia sociale, ha deciso di chiarire cosa sia l’agroecologia e cosa non sia, e di fare luce sulla sua multidimensionalità suddividendo i suoi principi nelle quattro dimensioni della sostenibilità: ambientale, socio-culturale, economica e politica.
L’analisi di CIDSE ha portato alla luce gli impatti positivi dell’agroecologia come: l’aumento della resilienza ai cambiamenti climatici, la promozione della fiducia e della solidarietà nelle relazioni consumatore-produttore, il sostegno alle economie locali, la possibilità per i piccoli produttori di partecipare alla definizione delle politiche nazionali e l’emancipazione delle donne, solo per citarne alcuni. “Grazie alla sua inclusività, uno dei tanti vantaggi dell’agroecologia come movimento sociale è l’impatto positivo sulle donne quali attori sociali e agenti di cambiamento. Non solo riconosce e sostiene il ruolo delle donne nell’agricoltura, ma ne incoraggia attivamente la partecipazione e la leadership nella vita e nello sviluppo della comunità nel suo complesso.
Come rete, crediamo fermamente e promuoviamo questa visione dello sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Josianne Gauthier, Segretario Generale CIDSE. E Gianfranco Cattai, presidente di Focsiv, dichiara che “Focsiv sostiene i principi dell’agroecologia perché le azioni dei nostri organismi membri sul terreno mostrano chiaramente gli impatti positivi per il rafforzamento delle comunità rurali, della loro capacità di resilienza e di acquisizione di potere rispetto ad altri processi di spoliazione dei loro diritti, come quello del landgrabbing”.
Per ulteriori informazioni:
– Il documento “I principi dell’agroecologia: verso sistemi alimentari sostenibili e sostenibili”
– L’infografica, che può essere utilizzata per facilitare la rappresentazione dell’agroecologia
– Il sito web (con interviste video ed esempi per esplorare questi principi da diverse prospettive) https://agroecologyprinciple.atavist.com
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