Le migrazioni dalla Libia
Il nuovo background document di Volti delle Migrazioni affronta un tema complicato. Le migrazioni dalla Libia sono infatti causate da un conflitto che la comunità internazionale non riesce a condurre su una strada di pacificazione. In Libia si giocano grandi interessi economici e geopolitici che vedono contrapporsi due governi locali, le milizie, numerosi Stati, dalla Turchia alla Russia, ai paesi del Golfo ed Egitto, Italia e Francia, l’Isis e le reti criminali.
In questo quadro senza apparente uscita, il governo italiano con l’Unione europea ha negoziato un accordo per fermare il traffico dei migranti, esponendosi al ricatto delle milizie libiche e respingendo i migranti in centri di detenzione dove vengono torturati.
Tutto ciò è ben lontano dal rispetto dei diritti umani, dagli obiettivi dello sviluppo sostenibile e in particolare da quello 10.7 che prevede la creazione di canali migratori regolari e sicuri. Ci vuole un cambiamento profondo della politica europea e italiana, cosa che non è dato vedere neanche nella recente proposta del New Pact on Migration and Asylum della Commissione europea. Intanto donne, uomini e bambini continuano a morire nel Mediterraneo e ad essere sfruttati e torturati nei centri di detenzione.
Il documento Volti delle Migrazioni qui scaricabile descrive la situazione e le azioni in atto chiedendo di mettere al centro i diritti umani e la ricerca della pace, cominciando a superare gli interessi contrapposti tra gli Stati europei.
Migration from Libya
The new background document of Faces of Migration deals with a complicated issue. Migrations from Libya are in fact caused by a conflict that the international community is not able to bring to a path of pacification. In Libya, great economic and geopolitical interests are at stake: two local governments, militias, numerous states, from Turkey to Russia, the Gulf countries and Egypt, Italy and France, Isis and criminal networks.
In this framework with no apparent way out, the Italian government with the European Union has negotiated an agreement to stop the trafficking of migrants, exposing itself to the blackmail of Libyan militias and sending migrants back to detention centers where they are tortured.
All this is far from respect for human rights, the objectives of sustainable development and in particular from the 10.7 objective of creating regular and safe migration pathways. What is needed is a profound change in European and Italian policy, something that cannot be seen even in the recent proposal of the New Pact on Migration and Asylum of the European Commission. Meanwhile women, men and children continue to die in the Mediterranean and to be exploited and tortured in detention centers.
The document Faces of Migration, which can be downloaded here, describes the situation and the actions underway, asking to put human rights at the center, and the search for peace, starting to overcome the conflicting interests between European states.