Le tendenze delle migrazioni miste
Fonte immagine Le migrazioni di massa sono necessarie e, comunque, inevitabili | Il Bo Live UniPD
Ufficio Policy Focsiv – Recentemente il Mixed Migration Centre ha pubblicato l’aggiornamento trimestrale sulle migrazioni miste (Quarterly Mixed Migration Updates, October to December 2022 | Mixed Migration Centre) che riguarda diverse aree geografiche tra cui l’Africa settentrionale, quella occidentale, orientale e l’Asia e il Pacifico. Aree geografiche che rappresentano le rotte migratorie più rilevanti per l’Italia. Rilevante il dato per cui gli sfollati nel Sahel sono in aumento: a fine dicembre, circa 6,3 milioni di persone risultano sfollate nella regione, mentre i rimpatri dalla Libia non sono sempre volontari e l’Algeria continua ad espellere migranti verso il Niger. L’esternalizzazione europea delle migrazioni, il loro contenimento, si sposta sempre più a Sud, dai paesi Mediterranei a quelli saheliani.
Le QMMU offrono un aggiornamento trimestrale sulle nuove tendenze e dinamiche relative alla migrazione mista e sugli sviluppi politici rilevanti nelle regioni. Questi aggiornamenti si basano sulla compilazione di un’ampia gamma di fonti (dati) secondarie, riunite in un quadro regionale e considerate secondo una lente analitica sulla migrazione mista.
Di seguito elenchiamo gli aggiornamenti principali del QMMU:
Nel Nord Africa
Manifestazioni a Zarzis: gli abitanti della città costiera di Zarzis, nel sud-est della Tunisia, hanno espresso la loro indignazione per l’inerzia delle autorità nell’avviare le operazioni di ricerca e salvataggio di un’imbarcazione con 18 migranti tunisini, scomparsa a fine settembre. Settimane di proteste e uno sciopero generale hanno spinto il Ministero della Giustizia ad aprire un’indagine su ordine del presidente Kais Saied.
L’indagine sull’incidente di Melilla si è conclusa senza accuse: la Spagna ha chiuso le indagini sull’incidente che a giugno ha causato la morte di decine di rifugiati e migranti che tentavano di entrare nell’enclave spagnola di Melilla, respingendo le accuse penali contro gli agenti spagnoli coinvolti. Nel frattempo, le autorità marocchine hanno continuato a controllare i rifugiati e i migranti nel Paese con arresti, trasferimenti forzati e incarcerazioni.
Un rapporto delle Nazioni Unite (Nowhere but back: Assisted return, reintegration and the human rights protection of migrants in Libya | OHCHR) rileva che i rimpatri assistiti dalla Libia non sono sempre volontari: un rapporto sui rimpatri volontari assistiti dalla Libia dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha rilevato che le scelte limitate e gli abusi subiti dai migranti in Libia mettono a rischio la possibilità di decisioni “veramente volontarie” di tornare nei loro Paesi d’origine.
Ostacoli alla ricerca e al soccorso nel Mediterraneo: diverse navi di ricerca e soccorso (SAR) delle ONG sono rimaste in mare nel Mediterraneo per settimane in attesa di un porto sicuro in Europa. Lo stallo della nave Ocean Viking ha dato vita a un piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale, mentre l’Italia ha emanato un nuovo decreto che limita le operazioni SAR delle ONG.
Tendenze delle rotte del Mediterraneo centrale e occidentale: il Ministero dell’Interno spagnolo ha riferito che 31.219 rifugiati e migranti sono arrivati irregolarmente in Spagna via terra e via mare nel 2022, con un calo del 26% rispetto al 2021. Nel frattempo, l’UNHCR ha riferito che 105.131 migranti e rifugiati sono arrivati in Italia via mare nel 2022, con un aumento del 56% rispetto al 2021.
In Africa Occidentale
Sfollati regionali in aumento: a fine dicembre, circa 6,3 milioni di persone erano sfollate nel Sahel, con un aumento di 300.000 persone rispetto alla fine del secondo trimestre dell’anno (Activities of the United Nations Office for West Africa and the Sahel – Report of the Secretary-General (S/2022/1019) – Burkina Faso | ReliefWeb). Il numero di sfollati interni è rimasto stabile in Nigeria, ma è aumentato in Burkina Faso, Mali e Niger. Secondo l’UNHCR, a fine novembre la regione dell’Africa occidentale e centrale ospitava 1,6 milioni di rifugiati, con un aumento del 7% rispetto a settembre 2021.
Accordo Spagna-Mauritania su sicurezza e migrazione: durante la sua terza visita in Mauritania, il ministro degli Interni spagnolo ha firmato un accordo di sicurezza con il presidente della Mauritania che, secondo l’Agence Mauritanienne d’Information, permetterà alla Mauritania di accedere a “mezzi logistici e tecnici” per combattere la migrazione irregolare, il traffico di esseri umani e altri tipi di criminalità organizzata.
Diminuzione degli arrivi alle Isole Canarie: la rotta atlantica verso le Isole Canarie ha registrato quasi il 30% in meno di arrivi irregolari nel 2022 rispetto al 2021. In totale, il Ministero dell’Interno ha documentato 15.682 arrivi, rispetto ai 22.316 del 2021 e ai 23.023 del 2020. Mentre gli arrivi complessivi in Spagna sono diminuiti per tre anni sugli ultimi quattro, questo è il primo anno, dalla “riattivazione” della rotta atlantica nel 2019, in cui gli arrivi alle Isole Canarie hanno mostrato una notevole diminuzione.
Espulsioni verso il Niger: durante il quarto trimestre si sono verificate diverse ondate di espulsioni di rifugiati e migranti dall’Algeria verso il Niger, con almeno 8.223 persone espulse, secondo le stime dell’ONG Alarme Phone Sahara (APS). Questo porta il numero totale di persone espulse nel 2022 ad almeno 25.328. Secondo l’APS, durante queste espulsioni, definite “caotiche”, è stato registrato un decesso di migranti.
Asia
Le opzioni migratorie per gli afghani si stanno riducendo: i percorsi di migrazione e reinsediamento per gli afghani sono limitati da molteplici sfide, tra cui la mobilità limitata (Germany’s New Program to Take in At-Risk Afghans Challenging (voanews.com)) all’interno e attraverso i confini afghani, l’aumento della repressione in Pakistan (Pakistan warns paperless migrants to leave, alarming Afghans – Pajhwok Afghan News), la crisi dell’accoglienza in Belgio e il sistema di quote di sponsorizzazione canadese.
Gli attraversamenti del Mare delle Andamane sono sestuplicati nel 2022 rispetto al 2021: L’UNHCR ha richiamato l’attenzione su un “drammatico aumento” del numero di persone – prevalentemente Rohingya – che tentano la pericolosa traversata del Mare delle Andamane nel 2022. Si teme che diverse centinaia di persone siano morte o disperse.
Nuovi percorsi in cantiere per i lavoratori migranti del Bangladesh: Il governo del Bangladesh ha avviato colloqui con l’Unione Europea, la Libia e la Russia per stabilire potenziali percorsi per i lavoratori migranti del Bangladesh.
È necessario migliorare le politiche e le risposte alla mobilità umana indotta dal clima: l’aumento dell’intensità e della frequenza dei disastri naturali causati dai cambiamenti climatici ha sradicato milioni di persone in Bangladesh e Pakistan, ma i progressi fatti per affrontare il problema sono pochi.
Approvata la legge anti-tortura e delineati i criteri del Meccanismo nazionale di screening in Thailandia: Sebbene molti rimangano scettici sugli aspetti dell’attuazione, l’approvazione della legge contro la tortura e la definizione dei criteri per il Meccanismo nazionale di screening rappresentano un progresso positivo nell’istituzione di quadri di protezione per i rifugiati e i richiedenti asilo in Thailandia.
Le condizioni di detenzione in Australia rimangono disastrose: Le critiche al nuovo accordo tra il governo australiano e la Management and Training Corporation – un operatore carcerario privato con sede negli Stati Uniti – sono aumentate quando il governo ha bloccato l’accesso delle Nazioni Unite alle strutture di detenzione, in particolare alle sezioni che forniscono assistenza sanitaria mentale.