L’ennesima tragedia dei migranti morti in mare
Ufficio Policy Focsiv – Non ci sono più parole di fronte alla tragedia occorsa in Grecia, l’ennesima strage (Strage di bambini nel naufragio in Grecia, ‘600 morti’ – Mondo – ANSA).
Lo andiamo ripetendo da anni a un’Europa e Italia cieca e sorda.
Rimane la profonda sofferenza, impotenza e vergogna.
Anche in questo caso si rincorrono gli appelli di chi vuole restare umano (Le ong proclamano il lutto universale per le morti in mare (dire.it)).
Mentre sorge la polemica sulla grande disparità di trattamento tra naufraghi ricchi (purtroppo anch’essi morti) e poveri. “Soccorsi immediati per i turisti del Titanic. I migranti in Grecia? Nuotino”: è polemica social – DIRE.it
Come Focsiv abbiamo firmato l’appello di Amnesty International ma non basta. Non basta.
Dal mar Mediterraneo alla frontiera polacca, da Melilla a Ventimiglia: tantissime persone continuano a perdere la vita provando a raggiungere l’Unione europea.
Si moltiplicano le stragi, ma non gli sforzi istituzionali per fermarle. Di fronte a gravi e continue tragedie, i governi e le istituzioni europee continuano a rimpallarsi le responsabilità e a proporre ricette non solo inefficaci, ma addirittura dannose.
Il nuovo Patto su migrazioni e asilo, su cui gli stati membri dell’Unione europea hanno trovato un accordo a inizio giugno, non prevede alcuna forma efficace di solidarietà e condivisione di responsabilità tra gli stati. Al contrario, rischia di ridurre gli standard di protezione, ad esempio prevedendo lunghe detenzioni in centri chiusi predisposti nelle zone di frontiera, e la possibilità di rinviare le persone in stati giudicati sicuri, ma che non lo sono affatto, insistendo sulle politiche di esternalizzazione e non sulla tutela dei diritti.
Il traffico di esseri umani si combatte garantendo la possibilità di chiedere asilo in modo legale e sicuro, attraverso l’istituzione di canali di accesso.
Le morti in mare si evitano con operazioni di ricerca e soccorso coordinate a livello istituzionale.
Firma l’appello, stai anche tu dalla parte dei rifugiati!