L’Europa deve impegnarsi per un piano di reinsediamenti comune dall’Afghanistan
24 importanti ONG, reti e organizzazioni umanitarie hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che chiede ai leader dell’Unione Europea di mettere la protezione al centro della loro risposta all’escalation dell’emergenza in Afghanistan. I firmatari, tra cui la FOCSIV con il progetto Volti delle Migrazioni, includono l’International Rescue Committee, Red Cross Europe, Caritas Europa, ICMC Europe, Amnesty International, Oxfam e Human Rights Watch.
La dichiarazione arriva prima di un nuovo Forum internazionale sul reinsediamento dall’Afghanistan, previsto per l’inizio di ottobre, e si basa su precedenti richieste delle Nazioni Unite e della società civile affinchè l’Europa si impegni in modo ambizioso per il reinsediamento dei profughi afganinei suoi paesi. Gli stati membri dell’UE devono cogliere questa opportunità per espandere percorsi sicuri e legali di protezione – anche attraverso l’istituzione di un ambizioso programma su misura per reinsediare i rifugiati afgani dai paesi vicini, come Iran e Pakistan, che ospitano quasi il 90% degli sfollati.
Chiediamo ai leader dell’UE di:
1. Prendere impegni concreti per un programma di reinsediamento dei rifugiati significativamente ampliato al prossimo Forum internazionale sul reinsediamento. Questo deve includere un programma su misura per l’UE per reinsediare i rifugiati afgani dalla regione, su una scala commisurata alla gravità della situazione.
Tuttavia, questi sforzi non dovrebbero distogliere l’attenzione da altre regioni e situazioni di sfollamento difficili, come ad esempio nel Corno d’Africa, e devono corrispondere al rapido aumento dei bisogni umanitari. Ribadiamo quindi le nostre richieste all’UE di reinsediare almeno 36.000 rifugiati nel 2022 da tutte le regioni bisognose, oltre a un programma di reinsediamento mirato per i rifugiati afghani.
2. Sfruttare tutti i percorsi disponibili per garantire l’accesso urgente dei rifugiati afgani alla protezione, con una protezione durevole e prevedibile all’arrivo. Questo deve includere il sostegno diplomatico per la continuazione delle evacuazioni, un uso esteso e flessibile del ricongiungimento familiare, e l’aumento dei corridoi umanitari e altri percorsi complementari dall’Afghanistan e dalla regione.
3. Sostenere l’accesso a un processo di asilo equo e completo per i cittadini afghani e di altri paesi in Europa, sostenendo la loro inclusione, integrazione e partecipazione nella società. Tra l’altro, tutti i casi di asilo respinti di cittadini afghani devono essere urgentemente riconsiderati; le deportazioni verso la regione devono essere formalmente sospese in linea con il principio di non respingimento; e qualsiasi respingimento o negazione dell’accesso all’asilo o all’accoglienza per gli afghani e altri richiedenti asilo in Europa deve essere prontamente indagato e sanzionato dalle istituzioni europee.
Qui la dichiarazione commune inviata ai leader europei