L’impegno europeo per i rifugiati
Il documento dei partner sloveni del progetto Volti delle Migrazioni, Povod e Sloga, fa il punto sull’impegno europeo per i rifugiati, nel quadro degli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
L’Agenda 2030 riconosce il contributo dei migranti allo sviluppo sostenibile. Le migrazioni devono essere integrate nei piani dello sviluppo sostenibile, perché sono trasversali su diversi obiettivi. Particolare importanza ha il target 10.7 per canali regolari sicuri e ordinati.
In Europa si registra una riduzione dei flussi di richiedenti asilo dopo la crisi del 2015. D’altra parte l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati stima un aumento delle migrazioni forzate a causa di conflitti e disastri ambientali. Esiste quindi un grande bisogno di dare accoglienza ai rifugiati. Vi è la necessità di offrire loro soluzioni durevoli: i reinsediamenti in paesi europei, i ritorni laddove e quando possibile, l’integrazione locale degli asilanti nei paesi vicino agli scenari di conflitto.
I reinsediamenti sono previsti nell’Agenda sulle migrazioni pubblicata nel 2015 e sono sostenute con i fondi AMIF. Dal 2015 sono avvenuti reinsediamenti di 24 mila persone fino al 2019, a cui sono da aggiungere altri 21 mila a seguito dell’accordo con la Turchia per i profughi siriani. Nel 2017 la Commissione ha proposto una quota di 50 mila reinsediamenti, che è stata adempiuta per i due terzi.
Di fronte agli scenari di guerra risulta importante rafforzare l’impegno degli stati membri al reinsediamento e all’ammissione dei rifugiati. Inoltre con l’aumento delle migrazioni forzate è necessario aumentare i fondi umanitari e per la cooperazione allo sviluppo.
Qui è possibile scaricare il documento in inglese delle associazioni slovene Povod e Sloga.