MARELLI: “TRA PRIVATI E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, ALLEANZA SOLO A CONDIZIONI VINCOLANTI”
“Alla luce della drastica diminuzione delle risorse pubbliche destinate all’APS, la questione della partecipazione del settore privato alla cooperazione allo sviluppo appare determinante per la sopravvivenza stessa di molte attività di cooperazione. A patto che solo alcuni soggetti imprenditoriali potenzialmente idonei e soprattutto solo alcune delle loro azioni vengano configurate come attività di cooperazione”.
E’ quanto sostiene Sergio Marelli, Segretario generale della FOCSIV, che interverrà nel pomeriggio di oggi al seminario sul tema Diritti Umani e imprese, quale imprenditorialità per il futuro? presso la sala Capitolare del Senato (ore 16.30, Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva – Piazza della Minerva, 38) organizzato da FOCSIV in concomitanza con la sessione 2011 del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (Ginevra, 30 maggio – 17 giugno).
Una coincidenza importante se si considera che il Consiglio proprio in questi giorni è chiamato ad adottare il Rapporto del Rappresentante speciale del Segretario Generale John Ruggie sugli impatti delle attività delle imprese e il rispetto dei diritti umani, in particolare nei Paesi impoveriti dei Sud del mondo; e che il 19 giugno prossimo l’Italia si prepara ad assumere, fino a giugno 2014, il mandato presso il Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra.
Uno degli aspetti più interessanti e promettenti del lavoro di Ruggie è che esso è riuscito finora ad accoppiare un grande rigore scientifico con il realismo necessario a mantenere l’iniziativa entro i binari del consenso tra i diversi gruppi regionali e politici che compongono le Nazioni Unite. Un risultato non scontato, quando si parla di nuovi standard giuridici in un’area così sensibile ai condizionamenti politici come è quella dei diritti umani.
Quanto alle aspettative sull’assunzione italiana dell’incarico del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, in seguito all’elezione da parte dell’Assemblea Generale avvenuta il 20 maggio scorso, “è chiaro che, a questo punto, chiederemo all’Italia di tener conto del sostegno già dato al documento dell’Unione Europea di inizio 2011, alla cui redazione ha attivamente partecipato – sottolinea Marelli – nel quale l’UE si dice pronta a raccogliere la sfida di un nuovo tratto di strada comune per misurare l’efficacia dei principi di Ruggie sul terreno concreto dell’economia globalizzata”.
“Tutto questo alla luce di tre parole chiavi necessarie ad attuare e proseguire il mandato di John Ruggie: proteggere, rispettare, risarcire. Ovvero: gli stati devono ridurre il rischio tramite i requisiti di trasparenza delle imprese; le imprese devono includere i diritti dei lavoratori e delle comunità nella diligenza dovuta; ribaltare l’onere della prova come prevenzione”, conclude Marelli.
Per scaricare il programma del seminario clicca qui
Per approfondimenti:
- Lettera FOCSIV/CIDSE alle istituzioni, 30 maggio 2011 (in allegato)
- Shaping the follow-up to the UN Special Representative’s mandate on business and human rights (in allegato)
- VTM 1-2 2011