Migrazioni climatiche: il caso della Cambogia
Il partner Diakonia della repubblica Ceca ha prodotto un nuovo video del progetto Volti delle Migrazioni sulla questione del cambiamento climatico in Cambogia che provoca migrazioni importanti verso la Thailandia.
La Cambogia è stata classificata tra i paesi del sud-est asiatico più vulnerabili al cambiamento climatico, secondo un rapporto della Banca Asiatica di Sviluppo. E il cambiamento climatico è uno dei fattori di spinta significativi per la migrazione dei lavoratori nel paese.
La Cambogia, come altri paesi del sud-est asiatico, affronta minacce crescenti a causa del cambiamento climatico, con perdite di vite umane e danni significativi allo sviluppo economico e alle risorse naturali. Ci sono inondazioni più frequenti e intensificate, siccità, intrusione salina ed eventi meteorologici estremi, che nell’ultimo decennio sono aumentati. Pertanto, il cambiamento climatico diventa una questione primaria che richiede un’attenzione urgente nella progettazione di politiche, strategie e azioni appropriate per adattarsi al cambiamento climatico come risposta a livello globale, regionale e nazionale, e la Cambogia ha sviluppato il suo Piano strategico per il cambiamento climatico 2014 – 2023.
Oltre alle inondazioni, alla siccità e alle tempeste, le persone sono messe in pericolo anche da epidemie, incendi e rischi naturali come potenziali cause di disastri. Questo è stato esacerbato dagli impatti del cambiamento climatico. Le persone sono sempre più esposte ai pericoli climatici che minacciano i mezzi di sussistenza, l’assistenza sanitaria e l’istruzione.
I potenziali impatti del cambiamento climatico hanno conseguenze significative sulla sicurezza alimentare, dato che circa l’82% della popolazione è impegnata in attività agricole e circa l’80% si affida a coltivazioni di sussistenza.
Gli agricoltori dipendono ancora dall’acqua piovana per l’irrigazione, il che significa che le stagioni più secche rendono l’agricoltura più difficile. La stagione secca sta diventando anche più impegnativa perché la temperatura sale a 42 gradi Celsius.
Questo crea nuove sfide per gli agricoltori. È quindi importante fornire agli agricoltori le conoscenze e le competenze necessarie per aiutarli ad adattarsi e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. A volte soluzioni semplici e un piccolo sostegno possono portare un significativo cambiamento positivo.
Per le ragioni sopra menzionate, la Cambogia è uno dei principali paesi di origine in Asia per i migranti, con oltre un milione di persone che vivono all’estero. La maggior parte cerca lavoro fuori dal paese a causa della mancanza di sufficienti opportunità di lavoro disponibili all’interno del paese e delle significative differenze salariali del lavoro. Il principale paese di destinazione dei lavoratori migranti cambogiani è la Thailandia, dove i lavoratori migrano comunemente nei settori della pesca, dell’agricoltura, dell’allevamento, dell’edilizia, della produzione e dei servizi, compreso il lavoro domestico. Solo una piccola parte di questi lavoratori usa i canali regolari per migrare a causa degli alti costi, dei lunghi ritardi e delle complessità amministrative. La maggioranza si affida alle reti sociali e a intermediari senza licenza per andare all’estero. Questi migranti irregolari lavorano in condizioni poco dignitose e molto sfavorevoli, molte ore al giorno per un salario molto basso, senza avere diritto ad alcuna assistenza sanitaria o protezione.
Ma la Cambogia è consapevole della sfida e cerca di farvi fronte attraverso il Piano strategico sul cambiamento climatico (2014 – 2023), la politica sulla migrazione del lavoro (2018) e altre misure. La cooperazione internazionale allo sviluppo è anche molto importante in quanto le organizzazioni internazionali possono assistere il governo locale e provinciale così come direttamente la popolazione per migliorare la sua capacità di resilienza.
PIANO STRATEGICO PER I CAMBIAMENTI CLIMATICI IN CAMBOGIA (2014 – 2023)
Climate change and migration in Cambodia
Cambodia has been ranked among the Southeast Asian countries most vulnerable to climate change, according to a report by Asian Development Bank. And climate change is one of the significant push factor for labour migration in the country.
Cambodia as other Southeast Asian countries faces increasing threats from climate change with increasing losses in human lives and significant damages to economic development and natural resources. There are more frequent and intensified floods, droughts, saline intrusion and extreme weather events, especially over the last decade. Therefore, climate change becomes a primary issue requiring urgent attention in designing appropriate climate change policies, strategies and actions as responses at the global, regional and national levels and Cambodia developed its Climate Change Strategic Plan 2014 – 2023.
In addition to floods, drought, and damaging storms, people are also endangered by disease outbreaks, fires, and technological hazards as potential triggers of disasters. This has been exacerbated by the climate change impacts. People are increasingly exposed to climatic hazards which pose a threat to livelihoods, healthcare and education.
Potential impacts of climate change have significant consequences to food security as around 82% of the population are engaged in agricultural activities, and approximately 80% rely on subsistence crops.
Farmers still depend on rainwater for irrigation, meaning drier seasons make farming more difficult. Dry season are becoming also more challenging as the temperature rises to 42 degrees Celsius.
This creates new challenges for the farmers. It is therefore important to equip farmers with the necessary knowledge and skills to help adapt to and mitigate against the effects of climate change. Sometimes simple solutions and small support can bring significant positive change.
From above mentioned reasons Cambodia is one of major countries of origin in Asia for migrants with over one million living abroad. Most seek work outside of the country due to lack of sufficient employment opportunities available domestically and the significant wage differentials of employment overseas. The primary destination country for Cambodian migrant workers is Thailand, with workers commonly migrating into the fishing, agriculture, livestock, construction, manufacturing and service sectors, including domestic work. Only a small portion of these workers use regular channels to migrate due to the high cost, long delays and administrative complexities involved. The majority relying on social networks and unlicensed brokers to go abroad. These illegal migrants work in undignified and very unfavorable working conditions, many hours a day for a very low wage, they are not entitled to any health care or protection.
But Cambodia is aware of the challenge and tries to cope through Climate Change Strategic Plan (2014 – 2023), Policy on Labour Migration (2018) and other relevant structures. The international development cooperation is also very important as international organizations can assist local and provincial government as well as local people and enhance their capacity and resilience.
CAMBODIA CLIMATE CHANGESTRATEGIC PLAN (2014 – 2023)