MIGRAZIONI E SVILUPPO: DALLA PRESIDENZA ITALIANA DELL’UNIONE EUROPEA ALL’AGENDA POST-2015
Mentre a livello politico si è cercato di influire sul Ministero affari esteri e della cooperazione internazionale dell’Italia, così come sulla Commissione europea, per la redazione delleConclusioni del Consiglio Europeo su migrazioni e sviluppo, che sono state presentate a metà Dicembre 2014. Un successo per la presidenza italiana che però sconta ancora la questione fondamentale di una netta separazione e contraddizione tra dimensione interna ed esterna delle politiche migratorie.
A partire da queste Conclusioni si aprono diverse piste di lavoro per il gruppo migrazioni e sviluppo di Concord nel 2015, in primis rispetto alla redazione di una nuova comunicazione della Commissione europea che dovrà aggiornare e rilanciare la politica di cooperazione sulle migrazioni. Intrecciata sarà la partecipazione al dibattito sulle migrazioni nell’agenda post-2015 e in particolare sulle misure di applicazione dei nuovi obiettivi, tra cui i mezzi finanziari, in vista della Conferenza di Addis Abeba in Luglio, e poi del summit delle Nazioni Unite in Settembre.
Intanto occorrerà monitorare i cambiamenti nelle politiche migratorie europee, in considerazione anche dell’annuncio del Commissario Avramopoulos su un nuovo“comprehensive approach” che, sembra, prenderà in particolare considerazione le migrazioni nel Mediterraneo.
A tale proposito, i recenti attentati di Parigi hanno aperto nel peggiore dei modi il 2015, accanto allo scempio dell’attacco terroristico si registra la pesante strumentalizzazione politica che in modo demagogico ed irresponsabile indica nelle migrazioni la causa del terrorismo, aizzando il fuoco dello scontro con l’Islam. Occultando le vere questioni di fondo, gli scontri di potere che si stanno giocando nel mondo islamico, tra sunniti e sciiti, tra diverse etnie, contro le minoranze, tra posizionamenti regionali (in particolare tra Iran, Arabia Saudita, Turchia) e gli interessi europei e statunitensi nell’area.
A fronte di questa complessità il gruppo migrazioni e sviluppo intraprenderà un essenziale percorso di incontri di lavoro, riflessione, condivisione e proposta verso parlamentari europei ed italiani. Percorso aperto a contributi, visto il bisogno che c’è di capire di più e meglio, per essere più efficaci nell’azione politica e di partecipazione al cambiamento.