NADIA E ADELE VISTE DAL NEPAL
Nadia, in qualità di educatrice, e Adele, come fisioterapista, hanno da poco concluso il loro servizio in Nepal per il Vispe, socio FOCSIV, a fianco delle sorelle Piccole Apostole di Gesù presenti a Bahorul nel distretto di Sunsari, regione di Kosi. Così raccontano di loro le sorelle che le hanno ospitate.
Carissimi,
abbiamo letto oggi, insieme, i verbali degli ultimi direttivi e l’incontro sui campeggi.
Volevamo solo dirvi due parole sulla presenza di Dede e Nadia durante questi 5 mesi.
Ci spiace che non siano riuscite a raccontare la ricchezza di questi mesi, gli incontri, le difficoltà affrontate, le soddisfazioni, le amicizie… Ricchezze che a volte è difficile condividere con un pubblico vasto e vario.
Oggi Arjun è arrivato mentre stavamo leggendo e gli abbiamo chiesto una sua valutazione sulla presenza di Dede e Nadia. Le sue parole sono state queste: «Estremamente positiva. Hanno portato avanti il loro impegno con piena responsabilità». Non sono venute come turiste, non sono andate in giro a gironzolare e a vedere questo e quello, ma hanno lavorato sodo, erano sempre occupate. Nadia non si preoccupava se stesse piovendo o no, amava i suoi bambini e faceva tutto quello che poteva per loro. Si preoccupavano tanto delle persone a cui si dedicavano. L’impressione mia è che erano due persone mandate qui da Dio».
Arjun lo conoscete tutti, non racconta storie, nella sua semplicità è molto schietto e ci ha commosse con queste parole.
Ai nostri volontari non chiediamo la professionalità soltanto. Questa potrebbe essere perfetta, ma fredda. Noi chiediamo, ci pare, la testimonianza.
Anche a noi, quando ci chiedono cosa facciamo in Nepal, ci viene da rispondere solo che “viviamo”.
Quando eravamo a Kathmandu con Don Luciano, un fratello di Taize’ è passato per caso da Godavari e qualcuno gli ha chiesto cosa facesse in Bangladesh, dove è missionario. Lui ha sorriso e poi ha detto: ” Vivo!… e basta”.
Spiegare agli altri una vita semplice, fatta di niente, non è facile, non si sa cosa dire. Ma noi sappiamo e possiamo garantirvi che la presenza di queste due volontarie Vispe ha lasciato un segno grande nel cuore della nostra gente e, come dice Papa Francesco, questa è la vera evangelizzazione perché in chi vede crea delle domande. Perché sono così buone? Perché sono venute qui se non ci guadagnano niente? Chi glielo fa fare di lasciare il loro paese e camminare nel fango con noi?
Era bello a tavola sentirle dire “i miei bambini” oppure ” il mio Ram”…. segno di un impegno portato avanti con amore.
A chi avesse dei dubbi dite pure di non temere. Il Vispe ha fatto solo una bellissima figura e il suo ideale di condivisione è stato vissuto in pieno.
Per noi Dede e Nadia sono state e sono due sorelle!
Un abbraccio a tutti, le sorelle nepalesi.
Lella, Maria Luisa e Denise
Bharoul, 23 ottobre 2013
Per maggiori informazioni www.vispe.it