Nazioni Unite e Unione Europea su imprese e diritti umani

Fonte immagine Business and human rights: the pressure is mounting – JusticeInfo.net
Ufficio Policy Focsiv – Nell’ambito dell’attenzione dedicata da Focsiv al rapporto tra operazioni delle imprese e rispetto dei diritti umani, divulghiamo qui uno studio realizzato grazie a CIDSE, di cui Focsiv è membra, sugli strumenti legali a livello di Nazioni Unite e di Unione Europea, per obbligare le imprese a tutelare i diritti umani e la natura (Complementarity of UN and EU instruments on Business and Human Rights – CIDSE).
In particolare, un team di esperti legali* ha concluso una nuova analisi della “Complementarità tra lo strumento giuridicamente vincolante su imprese e diritti umani e la direttiva dell’UE sul dovere di diligenza delle imprese in materia di sostenibilità”, che però recentemente sta subendo un percorso di indebolimento causa della proposta Omnibus della Commissione europea (La grande deregolamentazione dell’UE – Focsiv).
Con l’entrata in vigore della direttiva dell’UE sul dovere di diligenza delle imprese (CSDDD) nel luglio 2024, molte parti interessate coinvolte nella responsabilità delle imprese si sono chieste in che modo la legislazione adottata potesse integrare uno strumento giuridicamente vincolante a livello internazionale sulle società transnazionali e altre imprese commerciali in materia di diritti umani (Legally Binding Instrument. LBI: Il Trattato delle Nazioni Unite deve procedere per il bene comune – Focsiv). Nel 2022, un team di esperti giuridici ha condotto uno studio volto ad analizzare le competenze, i confronti e la complementarietà di entrambi gli strumenti. All’epoca, la CSDDD era ancora una proposta che subiva modifiche che si riflettevano nell’articolato adottato.
A seguito dello studio iniziale, un team di esperti giuridici ha concluso una nuova analisi sulla “Complementarità dello strumento giuridicamente vincolante su imprese e diritti umani e della direttiva dell’UE sul dovere di diligenza delle imprese in materia di sostenibilità”. Il presente studio esamina la CSDDD dell’UE adottata nel luglio 2024. La recente pubblicazione da parte della Commissione europea di un pacchetto omnibus per la semplificazione introduce modifiche alla CSDDD che potrebbero influenzarne la complementarità con l’LBI. Analogamente, potrebbe influire sulla decisione dell’UE di adottare un mandato negoziale per avviare un dialogo con il gruppo di lavoro intergovernativo aperto (OEIGWG) del Comitato sui diritti umani dell’ONU su imprese e diritti umani. Ciononostante, questo recente studio mantiene il suo significato in quanto illustra come la CSDDD, nella sua forma promulgata, possa sostenere il processo LBI, portando a un miglioramento della leva a favore dei diritti umani.
Lo studio valuta la complementarità dell’LBI e della CSDDD, analizzando al contempo il modo in cui i due processi possono rafforzarsi reciprocamente. Dopo un’introduzione (Sezione 1), il documento è strutturato come segue:
- La sezione 2 analizza l’ambito di applicazione dei due strumenti giuridici discutendo l’ambito di applicazione personale, l’ambito di applicazione materiale in materia di diritti umani e di ambiente e gli obblighi aziendali.
- La sezione 3 affronta i vari obblighi aziendali, compresi gli obblighi generali di dovuta diligenza e gli obblighi specifici relativi alla lotta ai cambiamenti climatici che vanno oltre la dovuta diligenza.
- La sezione 4 esamina le questioni relative all’accesso alla giustizia, tra cui la responsabilità, le questioni di diritto internazionale privato, l’accesso alle prove e altre questioni.
*Questo nuovo studio è stato scritto da Kinda Mohamadieh, del Third World Network, Otgontuya Davaanyam, Stephanie Regalia e Markus Krajewski della Friedrich-Alexander-University Erlangen-Nürnberg rispettivamente.