SUPERARE L’OBIETTIVO FAME ZERO CON IL BUON CIBO PER TUTTI IN ITALIA E NEL MONDO
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile mirano a porre fine alla fame entro il 2030. Noi vogliamo raggiungere questo obiettivo attraverso la produzione di cibo che sia coltivato in un modo buono: per i/le contadini/e, per i cittadini e per il pianeta. Guarda il nostro video per vedere come i/le contadini/e contribuiscono, scegliendo l’agricoltura biologica e sostenibile.
Viviamo in un mondo in cui si gioca con il cibo. Lo si produce usando pesticidi che danneggiano la nostra salute, la fauna selvatica e l’ambiente. Il cibo è imballato in plastica e inutilmente trasportato nel mondo. Si spreca in maniera scriteriata, mentre molte popolazioni soffrono la fame. In tutto il pianeta i/le contadini/e non vivono in maniera dignitosa. Milioni di persone non hanno accesso a cibo di qualità e ad un’alimentazione adeguata. Milioni di contadini del sud ma anche del nord si vedono costretti ad abbandonare le terre per il fenomeno del land grabbing e per il cambiamento climatico.
Ogni anno si spendono 60 miliardi di euro per i sussidi che distribuisce la Politica Agricola Comune europea (PAC) che, in gran parte, finanzia l’agricoltura intensiva e su scala industriale. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’agricoltura intensiva sta danneggiando le nostre risorse naturali, la fauna selvatica e sta contribuendo al cambiamento climatico. I sussidi inoltre danneggiano i contadini del Sud del mondo che si vedono invasi da prodotti stranieri.
È il momento di passare ad un’agricoltura che possa dare nutrimento al suolo, preservi la biodiversità e protegga le risorse idriche dalla contaminazione. Un sistema alimentare che retribuisca i/le contadini/e e i/le lavoratori/trici agricoli/e, al sud e al nord del mondo, secondo un giusto prezzo, e che non si limiti a sfamare le persone, ma a nutrirle.
Perché questo possa accadere, chiediamo:
- Lo stanziamento di risorse ad hoc della PAC per la tutela della natura, dell’ambiente e del clima
- La fine del sistema dei sussidi attraverso il potenziamento di regole ambientali per tutti gli/le agricoltori/trici, e della cooperazione internazionale per sostenere i contadini del Sud del mondo nel creare filiera corte
- L’effettiva applicazione delle leggi e di norme che salvaguardino il diritto alla terra dei contadini e delle comunità rurali
- Il miglioramento della governance della PAC e del quadro di riferimento per l’efficacia della sua attuazione
I portavoce di GCAP Italia, Stefania Burbo e Massimo Pallottino, affermano che “l’obiettivo di garantire a tutti accesso al cibo, e soprattutto alle risorse necessarie per produrlo passa attraverso la costruzione di sistemi alimentari locali sostenibili. E’ necessario una trasformazione di un modello di sviluppo più attento alla produttività e al profitto che al benessere di tutti, alla salute e alla dignità delle persone”. Inoltre, “devono essere garantiti sistemi di protezione sociale e misure di contrasto alle disuguaglianze per assicurare a tutte le persone l’accesso a un’alimentazione più sana, ed è anche necessario rafforzare i sistemi sanitari in modo che tutti abbiano accesso ai servizi essenziali legati alla nutrizione”.
Se fatta nel modo giusto, l’agricoltura può garantire Buon Cibo per Tutti, può generare salari dignitosi e tutelare l’ambiente.
La campagna Good Food for All è organizzata dai 25 partner europei radunati nel progetto triennale ‘Make Europe Sustainable for All’, che mira a promuovere l’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). #GoodFood4All
In Italia la campagna è sostenuta da ENGIM Internazionale/FOCSIV per la rete GCAP Italia
Scarica il report LAST CHANCE CAP
Scarica il rapporto GCAP ITALIA “Sviluppo sostenibile: per chi?”