NOVITÀ GIURIDICHE PER LA DIFESA DEL DIRITTO ALLA TERRA
Continua la nostra pubblicazione dei capitoli del rapporto del 2019 “I padroni della Terra” sul land grabbing. Oggi parliamo di novità giuridiche per la difesa del diritto alla terra.
Questo capitolo dedica la sua attenzione soprattutto ai popoli indigeni, ai loro diritti e alla loro protezione. Vengono descritti diversi meccanismi legati alla Dichiarazione sui diritti dei popoli
indigeni.
Nella prima parte il focus è sugli strumenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), per poi allargarsi ad altre realtà, tra cui anche l’Unione Europea (UE). Nell’ultimo paragrafo, vengono descritte alcune modalità concrete, sia per gli Stati che per i singoli cittadini, contadini e comunità indigene, per garantire un’adeguata protezione del diritto alla terra.
La mancanza di norme precise e rigide che regolino gli affitti/vendite delle terre ha permesso la nascita di un sistema in cui non sono disincentivati né ben sanzionati l’uso inappropriato del suolo e le violazioni di alcuni diritti: il diritto alla terra – non ancora riconosciuto direttamente a livello internazionale -, e i diritti dei contadini, dei popoli indigeni e di coloro che vivono in zone rurali. Questa grave mancanza, già sottolineata nel rapporto 2018, mette a repentaglio la realizzazione di un ventaglio di diritti umani che vengono automaticamente violati, nel momento in cui viene negato l’accesso alla terra, essenziale per condurre una vita dignitosa.
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