Our EurHope – Il Manifesto per il futuro dell’Europa di Azione Cattolica, FOCSIV, Caritas e Missio
Vogliamo un’Unione europea più giusta, più solidale, più democratica, più responsabile, più unita. Vogliamo più Europa.
Si è conclusa con la presentazione del Manifesto Our EurHope – Insieme per ridare speranza e futuro al progetto europeo” la Summer School Acting EurHope promossa dall’Istituto di Diritto Internazionale della pace “Giuseppe Toniolo” dell’Azione Cattolica Italiana in collaborazione con FOCSIV, Caritas Italiana e Missio.
Ed è proprio la speranza il filo conduttore di queste cinque giornate di confronto e dibattito sugli scenari attuali e futuri dell’Unione europea, un’Europa che rappresenta il “patrimonio spirituale e culturale dell’umanità e che “può essere ancora una risorsa per il mondo intero”. I partecipanti alla Summer School, che si è svolta a Roma dal 18 al 22 luglio, sono stati chiamati a svolgere un ruolo attivo e propositivo nel disegno di un progetto di ampio respiro per il futuro dell’Unione, contribuendo alla redazione del Manifesto “Our EurHope”. L’iniziativa nasce infatti con l’obiettivo di fornire un contributo originale all’attuale dibattito sulle prospettive dell’Europa e alle concrete possibilità di proseguire e rilanciare il progetto politico originario dell’Unione europea.
Ciò vuol dire, prima di tutto, valorizzare quello che di buono è stato fatto finora, non dimenticando quella straordinaria eredità di civiltà, rispetto dei diritti umani e democrazia, frutto del processo di integrazione europea, che ha reso possibile un periodo di pace senza precedenti nella storia del Vecchio Continente. Al tempo stesso, occorre però volgere lo sguardo al futuro, perché le sfide che abbiamo di fronte – all’interno e all’esterno dei confini europei – sono molte e non è pensabile che gli Stati nazionali le affrontino singolarmente, non tenendo conto dell’Europa, che rappresenta il nostro contesto culturale, sociale e politico di riferimento.
Come evidenziato da Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, nella sessione introduttiva, “se non ci diamo risposte concrete e condivise da tutti i cittadini come un percorso fattibile ci ritroveremo un’Europa vuota, senza valori e prospettive. Se ci faremo invece costruttori e partecipi di questo processo faremo sì che l’Europa torni come nel 1957 motivo di speranza per molti.”
In questo senso, il “Manifesto per l’Europa – Our EurHope” intende essere un impegno condiviso per la realizzazione di una nuova Europa, più unita e forte, che sia in grado di dare risposte concrete alle esigenze dei suoi cittadini.
“Le realtà che promuovono oggi questa Summer School (tra cui FOCSIV) – ha sottolineato Matteo Truffelli, Presidente dell’Azione Cattolica Italiana – vedono ancora l’Europa comunitaria come una speranza per il nostro tempo.” Il futuro dell’Europa, infatti, determinerà in maniera crescente il futuro delle nostre comunità locali e regionali, degli Stati membri e dell’intero scenario internazionale. Per questo, nonostante il termine “Europa” sia oggi spesso declinato in chiave negativa, l’Unione europea “rappresenta un grande progetto da ripensare e rilanciare”. Per farlo, occorre ripartire da tre pilastri: pace, libertà e solidarietà, alla base del progetto originario, che hanno dato origine al “sogno europeo”. Destinatari del messaggio sono soprattutto i giovani, ai quali va oggi raccontato “il perché dell’Europa”, non solo in termini economici, ma come fonte di opportunità, apertura e speranza. Non a caso, la maggior parte dei partecipanti alla Summer School è rappresentata da giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni.
A discutere del futuro dell’Europa alla sessione introduttiva della Summer School, anche Enrico Letta, che ha precisato quanto sia oggi essenziale una corretta comunicazione. Secondo Letta, “occorre riuscire a cogliere attraverso un confronto vero sulle grandi questioni il perché di uno scetticismo così diffuso verso l’Europa”. La questione della comunicazione è fondamentale per far capire che “l’Europa può essere un’opportunità buona per tutti e non solo per gli studenti Erasmus e per i cosmopoliti”, ha concluso l’ex Presidente del Consiglio.
Il “Manifesto per l’Europa Our EurHope – Insieme per ridare speranza e futuro al progetto europeo” è stato presentato nel corso del Convegno conclusivo che si è svolto sabato 22 luglio, al quale ha partecipato anche Gianfranco Cattai, Presidente di FOCSIV. “Accanto ai progetti per le emergenze come Italia ed Europa, mettiamo a disposizione la nostra esperienza e il nostro modo di essere volontari perché possa crescere anche in Africa.” L’impegno dei volontari in quanto “uomini di speranza nella nostra Italia e nella nostra Europa” è fondamentale, ha sottolineato il Presidente. Quanto alla questione sicurezza, è necessario “lavorare e impegnarci a progettare la sicurezza. Dobbiamo educarci alla sicurezza e non possiamo accettare supinamente che i nostri media ci dicano sistematicamente che ‘siamo invasi’ quando non è così”.
A conclusione dell’incontro, la lettura del Manifesto per l’Europa redatto dai partecipanti alla Summer School, che si riassume nei cinque punti fondamentali dell’appello. Molto più che un semplice desiderio, un impegno concreto a contribuire alla realizzazione di un’Unione europea che riscopra i suoi valori fondativi e li traduca in pratica nel contesto attuale. Un’Europa più giusta, più solidale, più democratica, più responsabile, più unita.
“Un’Europa aperta al mondo e all’uomo, ispiratrice di dialogo, integrazione e accoglienza.”