PAKISTAN: RINA E L’INCENDIO MORTALE DI ALI ENTERPRISE
Grazie alla Campagna “Impresa2030. Diamoci una regolata!”, di cui FOCSIV è tra i promotori, attraverso un osservatorio si raccontano e denunciano vicende di gravi violazioni di diritti umani e ambientali, fornendo dettagli sulle imprese protagoniste e, soprattutto, su come sarebbe potuta andare, se ci fosse stata una due diligence obbligatoria su ambiente e diritti umani.
Oggi riprendiamo il caso studio di un incendio nella fabbrica tessile Ali Enterprise di Karachi in Pakistan, che produceva abiti per il brand tedesco di fast fashion KiK, oltre 250 lavoratori e lavoratrici persero la vita e in decine rimasero feriti. Appena tre settimane prima, la fabbrica era stata certificata come sicura dalla società italiana RINA SpA. Con l’archiviazione del caso da parte del tribunale di Genova e un tentativo di mediazione presso il Punto di Contatto Nazionale italiano, RINA SpA non ha ad oggi affrontato alcuna conseguenza per la sua negligenza.
Cosa sarebbe successo se invece ci fosse stata una due diligence obbligatoria in materia di ambiente e diritti umani?
Ve lo raccontiamo qui.