Per la sicurezza climatica globale (parte 1)
Fonte immagine Climate Change | OSCE
Ufficio Policy Focsiv – Il riscaldamento climatico sta esacerbando povertà e fame, sfollamenti, disuguaglianze, tensioni sociali e guerre. Nel quadro della nostra attenzione all’ecologia integrale abbiamo tradotto un articolo di Alexandra Steinkraus (adelphi), Janani Vivekananda (adelphi), Emma Whitaker (adelphi), Mary Potts (adelphi) e Nina Schmelzer (adelphi), da Strengthening peace and resilience in a changing climate: Nine global trends and opportunities | Climate-Diplomacy, che riassume il risultato di una ricerca sul rischio di alterazione prodotto da agenti atmosferici.
La ricerca identifica nove tendenze e opportunità di sicurezza climatica globale sulla base di 43 casi di studio, valutazioni, esercizi di mappatura e analisi basate su scenari prodotti durante la prima fase del rischio di agenti atmosferici. Di seguito abbiamo tradotto le nove tendenze rilevabili in tutto il mondo.
In un secondo articolo scriveremo invece delle opportunità da perseguire.
Con l’aumento della fame nel mondo e dei sentimenti antigovernativi, le tensioni geopolitiche sull’accesso alle risorse critiche necessarie per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e molte altre sfide critiche per la pace, il rapporto identifica nove tendenze e opportunità urgenti per la sicurezza climatica globale.
Sulla base dell’analisi di 43 casi di studio, valutazioni, esercizi di mappatura e analisi basate su scenari provenienti da tutto il mondo che sono stati prodotti nell’ambito dell’iniziativa Weathering Risk (il rischio alterazione o degradazione) e integrati da importanti pubblicazioni sulla sicurezza climatica, il rapporto di ricerca identifica le principali forze strutturali attraverso le quali il cambiamento climatico probabilmente plasmerà la pace e la sicurezza nel prossimo decennio. Sulla base di evidenze provenienti da esempi del mondo reale, si delineano le dinamiche emergenti, le principali incertezze e i punti di ingresso (opportunità) per affrontare questi rischi.
Attraverso questa prospettiva lungimirante sul cambiamento climatico e la sicurezza in tutto il mondo, il rapporto Weathering Risk cerca di dare priorità alle opportunità per rafforzare la pace e la resilienza ora per ridurre i rischi per la sicurezza climatica del futuro.
Le principali tendenze
Giustizia climatica e solidarietà
Mentre i responsabili politici dei paesi occidentali combattono il crescente populismo in patria e non riescono a rispettare gli impegni di Parigi per ridurre le emissioni e sostenere l’adattamento, gli oneri degli impatti climatici, che ricadono più pesantemente sulle comunità a basso reddito ed emarginate, aumenteranno le disparità sociali e le rimostranze politiche.
I minerali critici e la transizione energetica
La fretta di approvvigionarsi e salvaguardare i minerali critici per la transizione energetica può ostacolare pratiche globali sostenibili, responsabili e sensibili ai conflitti. Gli sforzi per diversificare l’approvvigionamento geografico e la lavorazione di minerali critici lontano dalla Cina procedono lentamente.
Le previsioni suggeriscono che la produzione agricola continuerà a essere esacerbata dai cambiamenti climatici, probabilmente aumentando la volatilità dei prezzi in futuro. I paesi più poveri vicini all’equatore con meno risorse saranno i più colpiti, con conseguente instabilità politica associata ai picchi dei prezzi alimentari.
Sebbene lo stress idrico sia in aumento in tutto il mondo, è improbabile che inneschi direttamente conflitti internazionali. L’acqua ha anche il potenziale per essere una forte fonte di cooperazione internazionale, con una rinnovata attenzione all’acqua come motore centrale per il raggiungimento degli SDG e di altre agende globali come l’Accordo di Parigi.
Degrado ambientale e biodiversità
In quasi tutte le regioni, la crescita demografica, la rapida urbanizzazione, l’aumento dei consumi, la desertificazione, il degrado ambientale e il cambiamento climatico si combineranno per ridurre la biodiversità. Di conseguenza, i paesi dovranno affrontare un peggioramento della scarsità d’acqua, l’insicurezza alimentare e disuguaglianze più profonde.
Sempre più persone che rischiano la perdita dei mezzi di sussistenza e della vivibilità in luoghi altamente esposti al clima si sposteranno nei centri urbani. I già fragili contesti urbani sperimenteranno crescenti tensioni socio-politiche e mobilitazione politica, poiché l’ondata di distorsioni catalizzate dai cambiamenti climatici aggrava l’aumento delle disuguaglianze economiche e mette a dura prova la governance e la fornitura di servizi, soprattutto tra le popolazioni emarginate. I cambiamenti climatici amplificheranno i modelli migratori esistenti.
Il cambiamento climatico continuerà ad essere sia un sintomo che una causa del declino della connessione sociale e della coesione della comunità, che rappresenta un ostacolo sia alla pace che alla resilienza climatica. Il clima continuerà a essere cooptato dai gruppi politici per alimentare il tribalismo politico che può ostacolare l’azione per il clima e alimentare rimostranze politiche, in particolare in Occidente, mentre la perdita di legami sociali a causa dello stress climatico o della mobilità legata al clima può anche portare a conflitti.
Laddove le istituzioni di governance in contesti fragili non sono in grado di fornire un sostegno tempestivo ed equo o reti di sicurezza per affrontare gli impatti del cambiamento climatico, sempre più persone, in particolare i giovani, sceglieranno strategie di reazione non sicure come il disboscamento illegale o l’adesione a gruppi armati.