PER UNA NUOVA POLITICA AGRICOLA COMUNE CHE LIMITI IL RISCALDAMENTO GLOBALE
Lo stop al riscaldamento globale e la riduzione delle emissioni inquinanti sono alcune delle sfide del progetto Make Europe Sustainble for All (MESA) che mira a promuovere l’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
La campagna promossa quest’anno nell’ambito del progetto triennale MESA, sostenuto da 25 partner europei, è Good Food for All. In Italia la campagna #GoodFood4All è sostenuta da ENGIM Internazionale/FOCSIV per la rete GCAP Italia.
Ogni anno si spendono 60 miliardi di euro per i sussidi che distribuisce la Politica Agricola Comune europea (PAC) che, in gran parte, finanzia l’agricoltura intensiva e su scala industriale. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’agricoltura intensiva sta danneggiando le nostre risorse naturali, la fauna selvatica e sta contribuendo al cambiamento climatico.
Siccità e inondazioni compromettono la capacità degli agricoltori di produrre cibo e i cambiamenti climatici hanno reso il settore agricolo sempre più vulnerabile a questi eventi meteorologici estremi. Ma anche il settore agricolo è all’origine di questo caos climatico, in quanto è uno dei settori produttivi che contribuisce in modo importante all’emissione di gas serra (GHG) che causano il riscaldamento globale, minacciando le condizioni di sussistenza rurale e la capacità di coltivare delle generazioni future. Per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, il settore agricolo ha bisogno di una trasformazione agro-ecologica, in particolare attraverso una riduzione della produzione zootecnica.
LE SFIDE
- La produzione zootecnica crea ulteriori emissioni derivanti dalla fermentazione intestinale e dallo smaltimento del letame. Le ricerche dimostrano che anche i produttori di carni bovine e di prodotti lattiero-caseari che rispettano degli standard di sostenibilità hanno un impatto più dannoso sull’ambiente rispetto ai produttori di ortaggi e cereali meno sostenibili.
- Il carbonio può essere catturato nel suolo e nella biomassa, ma può anche essere rilasciato se il suolo è gestito in modo insostenibile o se la biomassa viene bruciata.
- Il 67% della deforestazione causata dall’agricoltura è dovuta alla coltivazione di soia e mais per l’alimentazione animale o per il pascolo. Ciò si traduce nell’immagazzinamento di grandi quantità di carbonio nel suolo e nell’aria. I prodotti di origine animale, particolarmente soggetti a deterioramento, generano una notevole quantità di rifiuti.
- Le emissioni derivanti dalla lavorazione dellla carne, in particolare le emissioni degli scarichi dei macelli, sono superiori alle emissioni di lavorazione per la maggior parte degli altri prodotti.
- Il passaggio ad un sistema a zero emissioni richiederà politiche che riducano le emissioni in tutti i processi di produzione e distribuzione internazionali nel lungo termine.
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