Per una nuova politica alimentare tra Unione europea e Africa
Fonte immagine The Untold Success Story: Agroecology in Africa Addresses Climate Change, Hunger, and Poverty | The Oakland Institute
Ufficio Policy Focsiv – Recentemente si è tenuto il vertice dei ministri dell’agricoltura dell’Unione europea (UE) e dell’Unione Africana (UA) per rinnovare la cooperazione riguardo il raggiungimento dell’obiettivo fame zero dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Riportiamo qui le considerazione e le raccomandazioni proposte da Concord Europe (CONCORD Recommendations for Food and Agriculture in the AU-EU Partnership – CONCORD (concordeurope.org)), di cui fa parte Focsiv attraverso la piattaforma nazionale Concord Italia.
Tutti meritano una dieta economica, sana e nutriente. Per raggiungere questo obiettivo sono necessari sistemi alimentari giusti, sostenibili e resilienti, radicati nella sovranità alimentare e nei confini planetari. Il predominio di un modello alimentare globalizzato agro-industriale ostacola il potenziale di sistemi alimentari diversificati basati sulla famiglia contadina, su piccola scala, che nutrono la maggior parte delle persone, specialmente in Africa.
Il cambiamento climatico, la pandemia di COVID-19 e i conflitti evidenziano la natura oligopolistica, l’insostenibilità e le disuguaglianze del sistema globalizzato. I piccoli produttori, i sistemi locali e le conoscenze indigene offrono la tabella di marcia per porre fine alla fame, alla povertà, raggiungere la sovranità alimentare, la resilienza climatica, ripristinare l’ambiente e migliorare la giustizia sociale.
L’attuale sistema alimentare globale, guidato da interessi economici e speculazioni, perpetua le crisi alimentari. L’UE dovrebbe affrontare l’insicurezza alimentare globale attraverso le sue politiche, i suoi programmi, il partenariato UA-UE e l’influenza nei forum internazionali, secondo le raccomandazioni qui sotto esposte.
I principali messaggi condivisi dalla società civile e dalle organizzazioni popolari africane ed europee alla Quinta Conferenza Ministeriale Agricoltura UA-UE tenutasi il 30 giugno 2023
La realizzazione del diritto al cibo per tutti richiede sistemi alimentari giusti, sostenibili e resilienti, definiti dalle persone, radicati nella sovranità alimentare e modellati dai confini planetari. Le basi per tali sistemi esistono già, nelle modalità di approvvigionamento alimentare diversificate, basate sulla famiglia, radicate nel territorio e su piccola scala, che nutrono la maggior parte della popolazione mondiale, soprattutto in Africa. Tuttavia, il loro potenziale è ostacolato dal predominio di un modello di approvvigionamento alimentare agro-industriale, globalizzato, che riceve un’attenzione e un sostegno politico sproporzionati. Il partenariato UA-UE deve prendere posizione rispetto al crescente controllo aziendale dei nostri sistemi alimentari.
Per la quinta Conferenza ministeriale sull’agricoltura UA-UE, che si è tenuta il 30 giugno 2023, sia CONCORD Europa che la società civile africana e le organizzazioni popolari hanno adottato dichiarazioni che esprimono un forte appello al cambiamento nella direzione di sovranità alimentare e dell’agroecologia[1].
Questa nota raccoglie i messaggi chiave di queste due dichiarazioni. Ci auguriamo che la Conferenza rafforzi la centralità dell’alimentazione e dell’agricoltura nel partenariato UA-UE e nel pacchetto di investimenti, e ci aspettiamo che le nostre raccomandazioni vengano prese in considerazione nelle discussioni e nel processo decisionale della Conferenza e oltre
Raccomandazioni per raggiungere la sicurezza e la sovranità alimentare in Africa
Sostenere un processo decisionale democratico e radicato nei diritti umani.
- Le istituzioni dell’UA e dell’UE dovrebbero mettere in atto al più presto il meccanismo proposto dalla società civile per essere coinvolta nel partenariato UA-UE (che le OSC africane ed europee hanno sviluppato in seguito al vertice UA-UE).
- L’UA e l’UE dovrebbero difendere e rafforzare il ruolo del Comitato delle Nazioni Unite per la sicurezza alimentare mondiale (CFS) – il principale forum intergovernativo inclusivo che affronta le questioni alimentari – nel migliorare il coordinamento e la governance del sistema alimentare globale.
- Il partenariato UA-UE dovrebbe rispettare i quadri internazionali esistenti sottoscritti da tutte le parti, tra cui il Decennio delle Nazioni Unite per l’agricoltura familiare (UNDFF), la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni (UNDRIP) e la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali (UNDROP).
Spostare i finanziamenti verso la transizione agroecologica e ridurre la dipendenza africana dalle importazioni alimentari
- Il partenariato UA-UE deve cercare di ridurre la dipendenza africana dalle importazioni di cibo promuovendo la produzione agroecologica dei contadini, piuttosto che investire nel modello di sviluppo agroindustriale globalizzato.
- Dare priorità agli investimenti e ai finanziamenti dell’UE (Global Gateway, NDICI-Global Europe) per le pratiche basate sui principi agroecologici.
- Sviluppare e ampliare le modalità per incanalare i finanziamenti direttamente ai piccoli produttori attraverso le loro organizzazioni, reti e cooperative, compresi i finanziamenti per l’adattamento e le perdite e i danni che sono essenziali per garantire la resilienza dei piccoli agricoltori di fronte ai cambiamenti climatici. I finanziamenti dovrebbero essere flessibili, sensibili al genere e adattati alle esigenze e al contesto degli agricoltori.
Promuovere la sovranità alimentare, i sistemi di sementi contadini, i mercati territoriali e l’agricoltura familiare per i sistemi alimentari territoriali.
- Decriminalizzare l’uso delle sementi contadine, i diritti collettivi alle sementi degli agricoltori e i quadri legali dei produzione e uso delle sementi. Sostenere e rafforzare i sistemi di sementi gestiti dagli agricoltori.
- Sostenere l’accesso e il controllo della terra e delle risorse naturali da parte delle centinaia di milioni di africani che dipendono da essa, in particolare donne e ragazze; ostacolare gli investimenti e le politiche che promuovono l’accaparramento della terra e delle risorse.
- Sviluppare strategie alimentari intersettoriali coerenti e inclusive che colleghino le aree urbane e rurali con infrastrutture pertinenti e adeguate, consentendo ai produttori africani di continuare a rifornire i mercati territoriali e di coprire la maggior parte delle esigenze della popolazione urbana e dell’industria locale con alimenti sani e nutrienti.
- Proteggere efficacemente i mercati alimentari territoriali dalle importazioni che competono con i prodotti locali.
- Promuovere politiche di approvvigionamento pubblico e riserve alimentari che privilegino l’approvvigionamento agroecologico locale per garantire diete sane e migliorare i mezzi di sussistenza delle donne e dei piccoli produttori alimentari.
- Promuovere l’integrazione dei mercati regionali in modo da favorire i mercati alimentari territoriali e i percorsi agroecologici.
Eliminare i pesticidi altamente pericolosi e promuovere la produzione di biofertilizzanti, eliminando gradualmente i fertilizzanti chimici importati.
- Vietare la produzione e l’esportazione nel continente africano di pesticidi e altri prodotti agrochimici pericolosi vietati nell’UE, che hanno un impatto devastante sulla salute umana e sull’ambiente. L’UE dovrebbe invece sostenere la produzione locale di fertilizzanti ecologici e rispettosi della natura, riducendo così la dipendenza da pesticidi e fertilizzanti chimici.
Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne
- Sostenere il ruolo delle donne nell’agricoltura e nella trasformazione e commercializzazione degli alimenti, promuovendo e garantendo loro l’accesso alla terra, ai finanziamenti e al credito, alle informazioni tecniche e alla formazione, nonché al processo decisionale sulle risorse.
- Applicare una lente di genere a tutte le attività e agli investimenti nel settore agroalimentare intrapresi nel contesto del partenariato UA-UE.
Garantire la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile
- Garantire che le politiche e le pratiche dell’UE non compromettano la sicurezza alimentare nei Paesi partner. Questo vale, in particolare, per le politiche del debito, del clima, del commercio, delle politiche agricole e della pesca e della Due Diligence aziendale.
- Fare da apripista alla cancellazione del debito africano per liberare lo spazio fiscale necessario ai governi africani per mettere in atto un’adeguata protezione sociale e promuovere l’approvvigionamento alimentare interno. L’UE dovrebbe fare da apripista al G20 per trovare il modo di cancellare il debito africano ed evitare di adottare sistemi di finanziamento che lo aumentino.
- Sostenere il Trattato vincolante su imprese e diritti umani per garantire la Due Diligence delle imprese.
[1] Dichiarazione alla 5a Conferenza ministeriale Agricoltura UA-UE, Roma – 30 giugno 2023: Le organizzazioni della società civile africana e i movimenti popolari chiedono la sovranità alimentare! Raccomandazioni CONCORD per l’alimentazione e l’agricoltura nel partenariato UA-UE.