Per un’Italia solidale e giusta nel mondo: la campagna 070
Il 1 dicembre alle 11.00 viene lanciata la campagna 070 dal titolo “Il mondo ha fame. Di sviluppo.” E’ una campagna che chiede a tutti i cittadini, ai parlamentari e al governo di dare maggiore rilevanza all’impegno italiano per un mondo più giusto e sostenibile. L’Italia fa parte del G7 e del G20, siamo uno dei paesi più sviluppati al mondo, ma ne siamo poco consapevoli, così come siamo poco consapevoli nelle nostre responsabilità e delle grandi opportunità che abbiamo di contribuire a relazioni internazionali più giuste e pacifiche. Le nostre associazioni e le migliaia di iniziative del volontariato italiano nel mondo sono un segno di questo grande contributo di popolo, purtroppo disconosciuto dalla politica.
Per noi FOCSIV la partecipazione alla campagna significa portare avanti i messaggi della enciclica Fratelli Tutti per la costruzione di una casa comune solidale, giusta, in pace e bella per tutte e tutti. Per questo la campagna ha come partner la Caritas italiana e Missio. Il mondo cattolico ed ecumenico è chiamato ad uscire nelle periferie e partecipare alla edificazione della pace nel mondo con le migliaia di piccoli artigiani della pace che già sono attivi.
Tutto questo chiede una maggiore responsabilità politica e dello Stato italiano. Se l’aiuto pubblico allo sviluppo, la cooperazione pubblica italiana nel mondo, è un parte qualificante della nostra politica estera, come esplicitato nella legge 125/2014, allora lo Stato, espressione di noi cittadini, non può non impegnarsi concretamente. Occorre uscire dal provincialismo della politica autocentrata ed autoreferenziale, per capire come i fenomeni pandemici, il cambiamento climatico, i conflitti e le crisi che stanno colpendo il nostro paese, si risolvono solo con una maggiore cooperazione internazionale, e in particolare con la valorizzazione del volontariato e delle mille iniziative dei nostri territori e associazioni, con la cooperazione di popolo.
Per questo la campagna 070, chiede che lo Stato adotti una legge (come in Francia e in Gran Bretagna) che vincoli ad impegnare lo 0,7% del reddito nazionale lordo all’aiuto pubblico allo sviluppo, per sostenere la cooperazione fondata sul volontariato e la solidarietà; in ottemperanza ad impegni internazionali già presi da oltre 50 anni ma mai rispettati. Uno Stato responsabile nella nostra casa comune, è uno Stato che fa crescere la cooperazione per la pace e la giustizia.
Il Manifesto
La Cooperazione Internazionale allo sviluppo è – per la legge italiana – “parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia”. Essa “contribuisce alla promozione della pace e della giustizia e mira a promuovere relazioni solidali e paritarie tra i popoli fondate sui principi di interdipendenza e partenariato”.
L’Italia ha ripetutamente sottoscritto l’impegno internazionale ed europeo di destinare lo 0.70% della propria ricchezza nazionale a sostegno di obiettivi di sviluppo, ma alla retorica di queste dichiarazioni non ha fatto seguire altrettanti atti concreti. Le risorse dell’Italia per la cooperazione internazionale allo sviluppo sono assolutamente insufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati e inadatte a fronteggiare la crisi pandemica COVID-19 e climatico-ambientali che rischiano di allontanarci dalla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Per affrontare con senso di responsabilità i problemi odierni le risorse devono essere adeguate e disponibili nel più breve tempo possibile.
Siamo fortemente convinti che la cooperazione internazionale è il tessuto connettivo delle relazioni internazionali e delle politiche di sviluppo, in grado di coinvolgere sia le Istituzioni nazionali che le Istituzioni e le Comunità territoriali in partenariati efficaci e solidali per la giustizia economica e sociale.
Per questi motivi, abbiamo deciso di promuovere la “Campagna 070” con l’obiettivo di dispiegare le migliori competenze della società civile per rilanciare la cooperazione internazionale per lo sviluppo e chiedere l’adozione di una norma di legge che destini lo 0,70% del reddito nazionale lordo per l’aiuto pubblico allo sviluppo in modo progressivo a partire già dalla prossima legge di bilancio.
Non c’è più tempo: il mondo ha fame di sviluppo e di giustizia. È il momento di adottare precise scelte politiche per la costruzione di un mondo migliore, più equo, più giusto e sostenibile per tutti, in particolar modo per le popolazioni più povere e vulnerabili. La cooperazione internazionale allo sviluppo è un investimento per il futuro di tutti noi, nessuno escluso.
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