Politiche per la biodiversità e il clima dopo COP15 e COP26, guardando alla terra
Oggi diffondiamo il quindicesimo capitolo, a cura di Marco Marchetti, del V° Rapporto Focsiv “I padroni della terra. Rapporto sull’accaparramento della terra 2022: conseguenze sui diritti umani, ambiente e migrazioni”, presentato il 28 giugno a Roma nella Sala Capitolare del Senato su iniziativa del senatore Mino Taricco.
INTRODUZIONE
Siamo in una nuova strutturazione ecologica del pianeta. La stessa pandemia è un gigantesco promemoria delle connessioni socio-ecologiche. Tutti gli indicatori chiave della biosfera hanno da più di 70 anni un andamento anomalo che si discosta dalla variabilità naturale degli ultimi 12.000 anni, ovunque nel globo. L’accelerazione delle attività economiche, della crescita demografica, dell’urbanizzazione, dei consumi di risorse, manufatti ed energia è la causa principale delle imponenti variazioni ambientali registrate dalla metà del ‘900 nel pianeta. L’attività umana è divenuta forza geologica e ha avviato l’era dell’Antropocene. Solo il 22% delle terre emerse e l’11% della Produttività Primaria Netta sono ancora “naturali” (wild)1. Molti ambienti rurali sono stravolti nella loro struttura e
le campagne sono vuote di persone. La natura è completamente innestata con i sistemi umani e non è più possibile conservarla evitando interazioni antropiche, possiamo solo scegliere processi di integrazione o segregazione, consci che anche le specie e gli ecosistemi protetti saranno condizionati dai cambiamenti globali e dal superamento dei limiti planetari.
Fino al 2016, il 23% delle emissioni è venuto da agricoltura e foreste (IPCC, 2020): 11% dalla deforestazione, 12% da emissioni dirette dei processi produttivi agricoli e zootecnici. E’ impossibile pensare di contenere il riscaldamento globale agendo solo sulla riduzione delle emissioni dirette per energia, industria e trasporti. Settori come l’agricoltura e l’industria pesante non arriveranno mai a zero emissioni entro il 2050. Se si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici, è necessario rimuovere CO2 dall’atmosfera e qui entra in gioco il ruolo della fotosintesi e di alberi, foreste, ecosistemi naturali, suoli e dunque, nuovamente, dell’agricoltura e della biodiversità. Come? La via naturale propone tre modi: limitare la deforestazione, ripristinare gli ecosistemi, rendere efficiente la gestione della terra, gli usi del suolo (Suman, 2021).