Porre fine alla violenza, all’esclusione e alla discriminazione contro le donne
Dichiarazione GCAP sulla Giornata internazionale della donna 2022 – #BreakTheBias
Scarica la dichiarazione La Global Call To Action Against Poverty (GCAP), a cui FOCSIV aderisce, esprime profonda preoccupazione per la guerra in Ucraina e in particolare per la sicurezza e la sopravvivenza di donne e ragazze in Ucraina, e in tutti i paesi colpiti da conflitti come Yemen, Siria e Afghanistan. Donne e ragazze stanno affrontando violenze sessuali e molte discriminazioni in molti paesi, tra cui la mancanza d accesso al diritto all’istruzione nel mezzo di una crisi umanitaria ingestibile. L’ONU ha già avvertito che la guerra in Ucraina costringerà milioni di persone a fuggire dalle loro case, aumentando il rischio di violenza contro donne e ragazze. Impatto del COVID-19: gli ultimi due anni della pandemia di COVID-19 hanno dimostrato che le donne e le ragazze, in particolare quelle appartenenti a gruppi emarginati come le comunità indigene, comunità discriminate dal lavoro e per la discendenza, donne anziane, donne con disabilità e donne rifugiate, hanno affrontato molteplici discriminazioni durante e dopo la pandemia a causa dell’apatia dello stato, dei pregiudizi culturali, della perdita di reddito e della negligenza familiare. La pandemia ha spinto centinaia di milioni di persone, comprese le donne, nella povertà, devastando le loro vite – e più profondamente le vite delle donne dei gruppi emarginati. Il rapporto globale Leave No Woman Behind di GCAP ha rivelato la grave negligenza, discriminazione e violenza affrontate da donne e ragazze dei gruppi emarginati, nell’accesso alle misure di soccorso e ai ristori dei governi. Tra queste: le donne Dalit e le donne delle comunità discriminate sul lavoro e per la discendenza hanno affrontato diverse restrizioni durante l’accesso all’assistenza dei governi nell’ambito dei loro programme di protezione sociale, a causa della mancanza di documenti di identità e di discriminazioni. Sono state anche vittime di aggressioni violente durante la pandemia. Il femminicidio è una forma estrema e letale di violenza di genere che continua a colpire migliaia di donne e ragazze in tutto il mondo. Il COVID-19 ha portato a un aumento del femminicidio dalla Francia a Singapore. In America Latina e nei Caraibi, almeno 4.091 donne sono state vittime di femminicidio nel 2020. Le comunità indigene sono state a rischio di COVID-19 a causa del loro accesso limitato ai servizi sanitari, della mancanza di accesso alle informazioni sul virus nelle lingue native, e ai dispositivi di soccorso. Le lavoratrici indigene migranti in Asia sono state colpite particolarmente duramente a causa della perdita del lavoro, e ci sono state segnalazioni di fame, tortura e violenza. Sono state oggetto della violenza di stato a causa del loro spostamento dalle loro terre durante la pandemia. Le donne indigene e rurali svolgono un ruolo importante nella sicurezza alimentare dei loro paesi. In America Latina, ad esempio, dei 58 milioni di donne che vivono in campagna solo il 30% possiede terreni agricoli. Ciò dimostra una discriminazione di genere che rende le donne rurali e indigene più vulnerabili allo sfratto e alla mancanza di accesso alla terra. Ci sono state pratiche di esclusione simili contro le donne rifugiate, le donne con disabilità e le donne anziane. Disuguaglianza nei vaccini: durante la campagna di vaccinazione in corso, ci sono state gravi disuguaglianze nell’accesso delle donne alle vaccinazioni tra il nord e il sud del mondo. C’è stata meno disponibilità di vaccini per i paesi a basso e medio reddito a causa della protezione dei diritti intellettuali dei vaccini COVID-19. Ciò è stato il risultato dell’opposizione alla deroga TRIPS[1] da parte dell’UE, del Regno Unito, della Germania e di altri paesi, nonché a causa dell’accaparramento di vaccini da parte dei paesi ricchi. Non c’è da meravigliarsi che appena l’11% della popolazione africana sia attualmente vaccinata. C’è anche un’assenza di dati credibili per conoscere la discriminazione di genere nelle vaccinazioni. Osservazioni empiriche suggeriscono tuttavia che le donne provenienti da comunità emarginate in tutto il mondo stanno affrontando ostacoli nell’accesso ai vaccini a causa di pregiudizi culturali, mancanza di tecnologie e prioritizzazione dei vaccini a scapito delle donne. Raccomandazioni: In occasione della Giornata internazionale della donna, GCAP propone le seguenti raccomandazioni per #BreakTheBias: Stop alla guerra in Ucraina e in altri paesi – no alla violenza contro le donne! La pandemia di COVID-19 non deve giustificare la mancanza di azione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Lo sviluppo di sistemi di protezione sociale sensibili al genere è fondamentale per combattere la povertà tra donne e ragazze. Ciò richiede un impegno finanziario a lungo termine per la protezione sociale, compreso il Fondo globale per la protezione sociale, per raggiungere la protezione sociale da parte di tutti e tutte nel 2030. Questo deve includere tutte le donne ed essere fondato su approcci basati sulla giustizia sociale, l’equità e i diritti per la resilienza della comunità. Chiediamo a tutti i governi di dichiarare i vaccini COVID un vaccino dei popol,i e garantire un accesso universale ed equo ad essi. Per raggiungere questo obiettivo, chiediamo in particolare ai governi dell’UE, del Regno Unito e della Germania di sostenere la rinuncia TRIPS ai vaccini, alla diagnostica e alle terapie COVID-19 in modo che tutte le donne in tutto il mondo ottengano vaccini gratuiti. I governi dovrebbero garantire i servizi sanitari di base e la partecipazione ai programmi di ripresa senza discriminazioni, e dovrebbero garantire che i dati disaggregati per età, disabilità, etnia, ubicazione e stato di povertà, siano resi disponibili per monitorare tali impegni. I governi dovrebbero adottare misure speciali per porre fine alla violenza contro le donne mettendo in atto un meccanismo giuridico adeguato: giustizia rapida e punizione esemplare per gli aggressori. Le misure volte a generare consapevolezza tra donne e uomini sull’empatia reciproca svolgeranno un ruolo decisivo per scoraggiare la violenza contro le donne e le ragazze. Tutti gli Stati devono rispettare gli impegni in materia di diritti umani e adottare e adattare di conseguenza politiche, leggi, programmi e bilanci. Questi includono la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità; la Dichiarazione per i diritti dei popoli indigeni; e le convenzioni, i protocolli e le garanzie di sicurezza sociale debitamente ratificati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro relativi ai lavoratori migranti, alle popolazioni indigene, alla protezione salariale, ai lavoratori domestici, alle disposizioni sanitarie per i lavoratori e al piano di protezione sociale. La disuguaglianza di genere è una forma perversa di discriminazione che mina l’identità e il libero arbitrio delle donne e le priva dei loro diritti. In occasione della Giornata internazionale della donna 2022, GCAP esorta gli Stati a porre fine alla violenza, all’esclusione e alla discriminazione contro tutte le donne e le ragazze, e a raggiungere finalmente l’uguaglianza di genere e l’inclusione sociale di tutte – I diritti delle donne sono diritti umani! [1] Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio o TRIPS – per saperne di più |