Prima Fiera della Cooperazione Internazionale in Ecuador
Il 23 e il 24 ottobre la FOCSIV, invitata dal Ministero degli Esteri ecuatoriano ha partecipato, insieme alle altre ONG italiane presenti in Ecuador coordinate dal FIEDS (Fondo Italo-Ecuatoriano per lo Sviluppo Sostenibile), alla prima Fiera della Cooperazione Internazionale dal titolo “Cooperazione Internazionale in Ecuador: risultati e prospettive”, uno spazio di riflessione sulla congiuntura che la cooperazione internazionale crea nel Paese e una mostra delle evidenze registrate dalle pratiche di cooperazione nel Paese.
Le giornate, che si sono svolte nel Palacio de Najas, sede del Misisterio de Relaciones Exteriores y Movilidad Humana (Ministero degli Esteri e della Mobilità Umana) della capitale Quito, hanno visto lo svolgimento di due eventi paralleli: la sala interna ha ospitato un forum dedicato ad approfondimenti e dibattiti sulla cooperazione internazionale in Ecuador mentre nel cortile esterno del Ministero sono stati allestiti 22 stands, con lo scopo di mostrare i programmi e i progetti sviluppati negli anni dagli attori internazionali della Cooperazione: ONGs e organismi istituzionali.
I contributi del Forum sono stati divisi in cinque temi su cui si sono incentrati i vari interventi:
- Il futuro della Cooperazione Internazionali nei Paesi di reddito medio dell’America Latina
- Cooperazione dell’UE nei paesi di reddito medio
- Promozione della cooperazione SUD-SUD l’esempio dell’Agenzia della Cooperazione Internazionale del Giappone in Ecuador
- Conseguenze e sfide dell’attribuzione del titolo di Paesi di Reddito Medio, riflessione sul caso Chileno
- Quali sono le sfide che deve affrontare l’Ecuador come paese di reddito medio rispetto al tema della cooperazione internazionale e come rispondere alle nuove sfide che si presenteranno
Nonostante l’Ecuador sia considerato un Paese di Reddito Medio Alto dall’OCSE, tutti gli interventi del forum hanno posto l’accento sul fatto che la valutazione che viene fatta, considerando indicatori di natura economica (PIL), non è esaustiva e non registra la situazione reale dei paesi che fotografa ad esempio non include la distribuzione della ricchezza e altri fattori che concorrono alla costruzione del benessere dei cittadini.
In America Latina dal 2010 è aumentata la percezione della corruzione della classe politica e la maggioranza della popolazione della classe media predilige servizi educativi e sanitari privati, 2 persone su 8 lavorano in maniera informale e illegale, il 70 % della povertà in America Latina si registra nei Paesi di reddito Medio, questi sono solo alcuni dei dati presentati da Sebastian Nieto vice presidente dell’OCSE per L’America Latina e i Caraibi che, a partire dalle finalità dell’Agenda 2030, ha espresso l’esigenza di sondare nuovi paradigmi per connotare il livello di benessere di un Paese e di conseguenza modellare in base a questI, gli strumenti della Cooperazione Internazionale dandogli un focus multilaterale che vada oltre lo sviluppo economico e adottando diverse modalità di esecuzione dei progetti per costruire degli interventi efficaci.
Una di queste è la cooperazione SUD SUD, considerata come una novità nel panorama della Cooperazione si basa sulla collaborazione tra paesi del SUD e sul superamento di una visione verticale che ha sempre vistoi paesi dell’Occidente elargire fondi per i paesi del sud del mondo,conseguenza di una concezione di sviluppo in transizione in America Latina. L’accento si è posto quindi sull’importanza di plasmare gli interventi di Cooperazione in base alle nuove sfide ed esigenze che i paesi di reddito medio dell’America Latina si trovano ad affrontare oggi, aprendo le porte a modelli di cooperazione che prendano spunto da pratiche che hanno funzionato nel Paese e facendo tesoro degli insegnamenti emersi dalle criticità che si sono incontrate.
La sfida della cooperazione internazionale è sempre quella di trovare risposte pertinenti ad un contesto in perenne mutazione tenendo conto della totalità dei fattori che concorrono al benessere di un Paese, discostandosi da una valutazione che considera solo il fattore economico come indice di ricchezza. Come ricorda il Direttore Nazionale della ONG World Vision José Luis Ochoa, durante il suo contributo al forum, “bisogna usare con criterio le risorse economiche, perché avere più soldi per costruire società più consumiste e che si autodistruggono non renderà le persone più felici” risulta sempre più importante quindi considerare i progetti di cooperazione in base a fattori come la sostenibilità e il grado di responsabilità sociale che assumo.
La Fiera della Cooperazione Internazionale è stata un’occasione per dibattere sul futuro degli interventi e per aprire un confronto e uno scambio propositivo tra i diversi attori del settore, ma anche, con l’apertura al pubblico degli stand, per far conoscere ai non addetti ai lavori l’eterogeneità e la moltitudine di progetti e programmi di cooperazione presenti in Ecuador valorizzandone i contributi e l’impatto per il Paese.
di Valentina Vipera, Responsabile volontari FOCSIV in Ecuador
(Foto Federica Incastrini, Casco Bianco FOCSIV)