RAPPORTO CONCORD 2018: AIUTI ALLO SVILUPPO IN CALO

Calano gli aiuti allo sviluppo da parte degli Stati membri dell’Unione Europea. Per la prima volta dal 2012 il “bottino” degli aiuti hanno fatto registrare il segno meno, un – 4% rispetto al 2016.
E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto Aid Watch di Concord, la confederazione delle ONG europee per l’aiuto e lo sviluppo di cui fa parte anche FOCSIV – Volontari nel Mondo, che ogni anno fotografa il “bilancio” della cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea e dei singoli paesi europei. C’è di più, parte dei finanziamenti risulterebbero “gonfiati”: secondo gli esperti di Concord il 19% dei fondi iscritti a bilancio come aiuti alla cooperazione sono in realtà quote di riduzione del debito degli Stati membri.
“Da un lato, un plauso al disimpegno dell’UE e dei suoi Stati membri dall’assicurare aiuti sufficienti e nel rispetto dei loro impegni. D’altro canto, ci rammarichiamo del fatto che il livello di aiuti dell’UE si basi su aiuti gonfiati e che il 2017 abbia confermato questa preoccupante direzione. Per diversi anni, il controllo della migrazione e gli investimenti del settore privato nei paesi donatori hanno dato una spinta agli obiettivi di sviluppo, gonfiando progressivamente il livello di aiuto segnalato. Ciò significa che sempre meno risorse dall’UE sono dedicate all’eliminazione della povertà e allo sviluppo sostenibile globale”, è il commento di Luca De Fraia (Esperto di CONCORD di ActionAid Italia).
Dal rapporto 2018 di Concord emerge che solo Danimarca, Lussemburgo, Svezia e Regno Unito hanno rispettato la quota dello 0,7% del bilancio da destinare al fondo per gli aiuti e alla cooperazione allo sviluppo.
Leggi anche l’analisi di Concord Aiuti UE gonfiati, decrescenti e deviati – Rapporto AidWatch 2018
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