Regolamento europeo sui minerali dei conflitti: work in progress
Attraverso la dichiarazione dei Vescovi Cattolici relativa ai “conflict minerals”, il mondo cattolico, di cui FOCSIV è parte, ha voluto schierarsi apertamente contro la mancanza di moralità degli odierni sistemi commerciali. Per porre fine all’estrazione di minerali sotto il controllo di bande armate e in contesti di violazioni di diritti umani, è necessario porre alle imprese delle regole restrittive da seguire lungo tutta la filiera logistico- produttiva.
Una nuovo regolamento sui minerali dei conflitti sarà approvato entro fine anno in ambito europeo e, per tale motivo, riportiamo alcuni documenti di carattere istituzionale che possano chiarire la comprensione del dibattito:
documento OCSE che descrive le linee guida per l’esecuzione delle leggi di due diligence nell’ambito della catena di approvvigionamento di stagno, tantalio, tungsteno e oro provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo;
documento OCSE che descrive i risultati e gli insegnamenti del progetto pilota durato un anno relativo alle linee guida di due diligence per i soggetti che si trovano a valle della catena di approvvigionamento di stagno, tantalio e tungsteno;
documento di lavoro dei servizi della Commissione Europea concernente una valutazione d’impatto sulla proposta di regolamento che definisce i requisiti di due diligence per l’importazione responsabile di selezionati minerali, concentrati e metalli provenienti da zone di conflitto;
report della Direzione Generale del Commercio della Commissione Europea mirato ad identificare e quantificare i potenziali benefici e costi di compliance per i soggetti rientranti nelle iniziative di approvvigionamento responsabile delle risorse da parte dell’Unione Europea;
report della Commissione per lo Sviluppo del Parlamento Europeo relativo alla promozione dello sviluppo tramite pratiche economiche responsabili, incluse quelle relative alle industrie estrattive nei Paesi in Via di Sviluppo.
il Comunicato stampa della Commissione INTA riferito al voto del 14 aprile (disponibile in lingua inglese)
il comunicato stampa del Parlamento Europeo successivo all’esito del voto del 20 maggio