Ripartiamo con una nuova avventura
Appena ieri si è chiusa l’avventura dei progetti di SCU dell’aggregazione SC della FOCSIV, avviati lo scorso 25 maggio del 2021 ed oggi ripartiamo con una nuova avventura, una avventura che quest’anno è particolarmente significativa, perché ricorre il 50° dell’approvazione della legge 772 del 1972 sul riconoscimento dell’obiezione di coscienza.
Sono 175 gli operatori volontari che in queste ore stanno prendendo servizio in Italia in 54 sedi e in 12 regioni. Saranno impegnati nella realizzazione di programmi e progetti volti a ridurre ineguaglianze e discriminazioni promuovendo modelli di vita sostenibili e comunità più inclusive; sostenendo le persone in situazione di povertà, i migranti, le donne vittime di violenza; favorendo la partecipazione e il protagonismo dei/delle giovani; promuovendo l’integrazione sociale di soggetti svantaggiati; realizzando azioni di sostegno all’educazione scolastica di qualità in situazioni di vulnerabilità, interventi di contrasto alla povertà educativa e di educazione e formazione inclusive; realizzando percorsi formativi di educazione alla pace, di difesa dei diritti, di intercultura.
“Come FOCSIV, continuiamo a investire sul Servizio Civile perché crediamo che i giovani possano essere i protagonisti della costruzione di una società più equa e accogliente” dichiara Alessandra Botta (Consiglio Nazionale FOCSIV), “È un investimento sul capitale umano del nostro paese, un investimento sul nostro futuro. A noi enti il compito di accompagnare, passo dopo passo, giorno dopo giorno, il desiderio dei giovani volontari di realizzare i valori fondativi della nostra Costituzione, dell’uguaglianza, della solidarietà, della pace, di difendere la patria in modo nonviolento, promuovendo i diritti di tutti, soprattutto degli ultimi. Vogliamo augurare a questi giovani di fare una esperienza arricchente, che permetta loro di mettersi in gioco, in prima persona, su tante sfide che le nostre comunità si ritrovano a vivere ogni giorno, portando il proprio contributo e la voglia di fare”.
Nei prossimi mesi, insieme alla CNESC ed al Dipartimento del SCU, si dovrebbe riflettere su un dato importante che emerge dalle selezioni: il 25% dei canditati non si è presentato al colloquio. Un dato in crescita rispetto agli anni passati che impone una riflessione di sistema per provare a comprendere le cause che portano 1 giovane su 4 a rinunciare alla possibilità di fare il SC dopo aver presentato la domanda, senza neanche partecipare ai colloqui di selezione.
Da una prima analisi, leggendo i dati scorporati per genere, il fenomeno della rinuncia al colloquio sembra essere più frequente per i ragazzi. Tra i “selezionati” la percentuale di distribuzione di genere è 73,7% per le ragazze a fronte di un 26,3% dei ragazzi, mentre tra i “non presentati al colloquio” la percentuale di distribuzione si abbassa al 67,1% per le ragazze mentre quella dei ragazzi cresce al 32,%. Apparentemente, le giovani donne sembrano mostrare una capacità maggiore di mantenere una coerenza di scelta.
(grafici su dati FOCSIV)