SELEZIONI CCP 2019: IN TANTI VOGLIONO LAVORARE PER LA PACE
Terminate le selezioni dei Corpi Civili di Pace 2019 che hanno visto impegnati gli enti FOCSIV che hanno promosso i nuovi progetti CCP e pubblicate le graduatorie di valutazione, un messaggio ai tanti candidati che vi hanno preso parte, con uno sguardo verso il futuro.
Sta prendendo forma il nuovo contingente di operatori di pace che verrà impiegato nei progetti all’estero sviluppati con i nostri organismi della sperimentazione CCP. Come FOCSIV abbiamo raccolto in totale 326 domande di ammissione per soli 52 posti a disposizione, più di sei volte le possibilità di invio. Abbiamo, con i nostri selezionatori nelle varie sedi di riferimento in italia, realizzato centinaia di colloqui, incontrato una nuova ondata di giovani interessati a questa esperienza. Certo si tratta di numeri più moderati rispetto al bando di Servizio Civile ordinario, nel quale le posizioni a disposizione dei volontari sono molto più numerose, ma si tratta comunque un numero degno di nota.
Al termine del laborioso processo di selezione e valutazione messo in campo, mi sento di tirare le somme e di dire, anche a nome degli altri selezionatori, un sentito grazie a tutti i candidati. Lo ritengo necessario perché l’attività di selezione e valutazione, la sovrapposizione dei profili ricercati in base alle attività da svolgere e alle esigenze locali e le riflessioni in merito al profilo ideale del candidato ai Corpi Civili di Pace rischiano di far perdere di vista il vero protagonista della selezione: il giovane che ti sta davanti seduto su una sedia e che racconta di sé, con un misto di apprensione e coraggio.
Vorrei innanzitutto dire “grazie” a chi leggendo le graduatorie si vedrà valutato come “non idoneo” al progetto. Alcuni sono semplicemente i giovani che si sono candidati, ma non hanno poi partecipato alle selezioni per mille diversi motivi, magari decidendo di dare priorità ad altre esperienze. A quelli che però la selezione l’hanno fatta mi sento di dire di non intendere questa valutazione come un fallimento. Interpretate la selezione nell’ottica di sovrapposizione tra persona e opportunità: questo progetto corrisponde alle aspettative del candidato? Il suo percorso troverebbe valorizzazione in queste attività e questo ruolo? Le sue motivazioni sono centrate sull’esperienza e sono sufficientemente forti per aiutarlo a superare le inevitabili criticità e sfide insite nell’esperienza CCP? Se queste domande trovano risposte più negative che positive, un esito di non idoneità non va inteso come un limite, ma come indicazione che è opportuno orientarsi verso altro che si concili meglio con le proprie possibilità e aspettative specifiche, spesso sviluppate in tanti anni di studio e di preparazione accademica. Siamo certi saprete trovare presto l’opportunità giusta per voi.
Vorrei dire grazie anche ai tanti idonei non selezionati: non siete in partenza solo perché non c’erano abbastanza posti nei progetti. Siete la dimostrazione che c’è un gran numero di giovani deciso ad impegnarsi personalmente in percorsi di promozione della pace, a dare il proprio contributo in un azione civile non armata e nonviolenta. Significa che, malgrado i venti tempestosi che diffondono una “cultura” di chiusura, non accoglienza e di miope egocentrismo, c’è una gioventù preparata e competente (la massima parte di voi è laureata, ha frequentato master e corsi di studio internazionali) pronta a spendere il proprio tempo e le proprie capacità in questi progetti. Continuate a seguirci, anzi, lottate con noi affinché questo tipo di opportunità si moltiplichino e siano concesse ad un numero sempre più consistente di giovani motivati.
Infine vorrei ringraziare gli idonei selezionati: in voi sono riposte tutte le nostre speranze. Abbiamo cercato di sviluppare dei progetti dei Corpi Civili di Pace per permetterci di sperimentare realmente le dinamiche tipiche dei contesti di conflitto garantendovi opportuno monitoraggio. Stiamo lavorando per offrirmi una giusta formazione generale e specifica, stiamo aggiornando i nostri partner locali affinché sappiano accogliervi e valorizzarvi. Non vi nascondiamo che l’esperienza sarà difficile, qualche volta frustrante, certamente sfidante. Crediamo però abbiate tutte la carte i regola per viverla al meglio e siamo pronti ad accompagnarvi in questa nuova ed entusiasmante avventura.
Lucia De Smaele
Ufficio Servizio Civile FOCSIV