Sidra, il Libro Sacro di Qaraqosh viene presentato in Udienza al Santo Padre.
comunicato stampa Roma 10 febbraio 2021
Sidra, il Libro Sacro di Qaraqosh scampato alla furia iconoclasta dell’ISIS e restaurato in Italia viene presentato in Udienza al Santo Padre.
Mercoledì 10 febbraio nel corso dell’Udienza Generale nella Biblioteca Apostolica Vaticana, è stato ricevuto, accompagnato da una piccola delegazione – composta da Ivana Borsotto Presidente FOCSIV, da Monsignor Luigi Bressan Rappresentante della CEI presso FOCSIV e Lucilla Nuccitelli Responsabile del Laboratorio di restauro dell’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro (ICPAL) – Sidra il Libro Sacro, del XIV – XV secolo in lingua aramaica, che contiene preghiere liturgiche da recitare fra la festa della Pasqua e quella della Santa Croce. Il Libro Sacro, appartenente alla Chiesa siriaco-cristiana della città santa irachena di Qaraqosh, nella Piana di Ninive, e stato restaurato in Italia.
Il Manoscritto, grazie ad un’astuzia dei sacerdoti di quella città, era scampato alla furia iconoclasta e anticristiana degli uomini dell’ISIS, che dal 2014 al marzo 2017 hanno occupato e devastato quelle terre.
Un “Libro profugo”, come le migliaia di persone scampate agli orrori della guerra e alle milizie jihadiste, che testimonia il processo di annientamento delle diverse popolazioni, la distruzione di interi territori ed il “genocidio culturale” che si è messo in atto in tutta questa area.
Individuato ad Erbil nel gennaio 2017 dai giornalisti Laura Aprati e Marco Bova – Mosul era ancora nelle mani della Jihad – il Libro Sacro è stato successivamente consegnato dall’Arcivescovo di Mosul, Monsignor Yohanna Butros Mouché, nelle mani dei volontari FOCSIV.
Grazie all’impegno diretto dell’allora Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e di Giulia Silvia Ghia, presidente di Verderame progetto cultura, il prezioso Manoscritto è stato fatto arrivare in soli 40 giorni in Italia. Qui, con un delicato lavoro gratuito dell’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro (ICPAL) del MIBACT, è stato inquadrato storicamente e restaurato in alcune sue peculiarità come l’antica rilegatura e l’inchiostro molto particolare usato per le miniature.
Nel prossimo futuro il Libro Sacro sarà riconsegnato, affinché torni a scandire la liturgia, alla Chiesa siriaca – cristiana di Qaraqosh.
All’incontro con Papa Francesco la Presidente FOCSIV, Ivana Borsotto ha pronunciato le seguenti parole: “Caro Papa Francesco, noi della Focsiv, rappresentiamo 87 Associazioni e ONG di ispirazione cristiana. Operiamo con donne, uomini e comunità in 80 Paesi del mondo per la giustizia, i diritti umani e contro le diseguaglianze. Umilmente chiedo la sua benedizione per la Focsiv e per tutte le persone e tutti i popoli e i poveri con cui collaboriamo per costruire insieme dignità, amicizia nel rispetto del Creato. Siamo alla sua presenza perché in questi ultimi anni abbiamo salvato e restaurato in Italia, grazie al Ministero per i Beni Culturali, il Libro Profugo, libro sacro della Chiesa Siriaco-cristiana dell’Iraq, uno dei più antichi manoscritti conservati nella Chiesa di Santa Maria Immacolata della Città di Qaraqosh, nella Piana di Ninive. Oggi siamo felici di restituirlo simbolicamente nelle mani di Sua Santità perché torni a casa sua, nella sua Chiesa in quella terra martoriata, come segno di pace, di fratellanza. Nella speranza di poterla incontrare per il nostro 50° anniversario, ci affidiamo al Suo cuore e alle Sue preghiere mentre preghiamo per Lei.”
Sidra era in condizioni di conservazione molto critiche, con problemi vari e complessi: dalla struttura del volume molto compromessa, alla pessima condizione dei pigmenti delle miniature e degli inchiostri della scrittura, dalla fragilità delle carte alle fratture scomposte delle assi lignee della legatura.
Il suo deplorevole stato di conservazione, la sua provenienza e le sue peculiarità materiche e strutturali, hanno richiesto un preliminare esame da parte di esperti di lingua siriaca – Paolo Lucca, Università di Venezia – di liturgia orientale – Delio Vania Proverbio e Adrien de Fouchier, Biblioteca Apostolica Vaticana – e una comparazione con alcuni volumi siriaci della stessa epoca conservati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Successivamente, e prima di affrontare la fase prettamente ‘chirurgica’ dell’intervento, il volume è stato sottoposto alle analisi scientifiche presso i laboratori di Biologia, Chimica, Fisica e Tecnologia dell’ICPAL, per connotare i materiali costitutivi del volume e le mediazioni grafiche presenti e per specificare le cause dei danni presenti e il livello di degradazione dei singoli materiali.
L’intervento di restauro vero e proprio, durato 10 mesi di lavoro, ha fornito l’occasione per trovare soluzioni adatte alla grande quantità di problemi che raramente convivono in un’unica opera: l’instabilità degli inchiostri, per la quale era necessario eseguire un consolidamento di ogni singola lettera vergata; la rimozione del nastro adesivo e delle gocce di cera; senza contare le lacune, gli strappi, i tagli e lo sfaldamento del supporto scrittorio; la presenza di ‘pecette’ per celare le miniature; la debolezza delle parti strutturali, le spaccature e lacune delle assi lignee e del cuoio. L’unico elemento originale del Libro, che è stato indispensabile sostituire, è stato il filo di cucitura dei fascicoli, oggi conservato nel contenitore di protezione ove questo è riposto.
“Il recupero del Libro Sacro di Qaraqosh è parte dell’impegno che la Federazione ha dedicato alla ricostruzione del tessuto sociale di un territorio come quello del Kurdistan iracheno e dell’Iraq. Questo non deve prescindere dal recupero delle testimonianze culturali, che sono di ausilio alla rigenerazione delle condizioni per rivivificare una comunità con le sue differenze e le sue identità specifiche” – ha dichiarato la presidente FOCSIV Ivana Borsotto al termine dell’Udienza. “Crediamo che nel riportare i profughi del Kurdistan a casa nelle loro città di origine, come parte dell’azione della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, sia necessario far ritrovare anche le radici culturali comuni, quelle che nei secoli hanno intessuto una storia di tolleranza e di pacifica convivenza in questa area. Ciò consente di ricreare le condizioni per condurre la popolazione ad una coesa e pacifica nuova vita collettiva e di comunità. Soprattutto per queste persone per le quali il lungo periodo di occupazione, violenze, guerra e condizionamento ideologico ha inciso profondamente nell’animo. Sta ai progetti di cooperazione culturale, educazione, formazione far ritrovare le proprie tradizioni e la cultura millenaria di accoglienza e tolleranza di tutto il Medio Oriente. Sidra, seppur acefalo e mutilato nelle pagine finali, continuerà a scandire l’anno liturgico in aramaico e ad essere ancora cantato dalla gente della Piana di Ninive, ricordando a tutti che un altro futuro è pur sempre possibile.”
Ufficio Stampa FOCSIV – Volontari nel mondo
Giulia Pigliucci 335 6157253 ufficio.stampa@focsiv.it
Valentina Citati comunicazione social 3495301102 comunicazione@focsiv.it