SOLIDARIETA’ E BARRIERE, E’ QUESTA LA COERENZA DEI PAESI MEMBRI DELL’UE?
Uno dietro l’altro gli Stati membri dell’EU alzano barriere; è recente il caso dell’Austria che ha deciso di chiudere il valico del Brennero e costruire un’ulteriore recinzione lungo il confine, per “proteggersi” dalle ondate migratorie provenienti dall’Italia.
Queste politiche interne di contrasto, in realtà, non fanno altro che contravvenire ai principi su cui si fondano gli accordi costituenti l’Unione europea; uno fra tutti il cosiddetto Principio di Solidarietà, come disposto dall’art. 80 TFEU (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) il quale definisce il concetto di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri.
Il tema del principio di solidarietà e la sua applicazione nell’ambito delle politiche europee, è stato affrontato dai relatori del Seminario “MIGRANTS AND REFUGEES ACROSS EUROPE: HOW TO SHARE THE CHALLENGE FOR A SHARED WORLD OF PEACE” tenutosi presso l’università di Roma Tre il 27, 28 e 29 Aprile; in particolare si è posta l’attenzione sull’effettiva cooperazione tra gli Stati membri in tema di immigrazione, passando dal GAMM (Global approach to migration and mobility) al più recente Malta Process (ovvero il risultato del Vertice de La Valletta tra UE e paesi africani), e quello che ne è emerso è che questi processi hanno seguito una logica di politiche migratorie non-inclusiva, rinforzando solamente le linee di confine esterne.
Oggi, gli avvenimenti in tema di politiche migratorie non fanno altro che convincerci del fatto che il principio di solidarietà tra Stati sia un mero principio generico non vincolante; l’idea di politiche “comuni” in tema di asilo e di immigrazione purtroppo non esiste, mentre è sempre più palese l’esigenza da parte degli Stati di difendere i propri confini nazionali.
Recentemente anche l’europarlamentare Cécile Kyenge si è espressa sul Principio di solidarietà e sulle sue applicazioni; nel Rapporto su un approccio olistico sull’immigrazione nel Mediterraneo, approvato al Parlamento europeo, ha proposto, tra i punti principali, la necessità di un effettivo sistema europeo comune di asilo basato sulla solidarietà, il superamento dell’attuale Regolamento di Dublino, passando da un criterio di “attribuzione” ad un criterio di solidarietà, e ribadendo la non sospensione di Schengen.
FOCSIV segue da vicino il tema delle migrazioni nelle sue varie declinazioni, con riferimento anche al problema della coerenza tra le politiche, alla questione dello sviluppo e della sicurezza ai confini dell’Europa e in Africa, alla esternalizzazione del controllo dei flussi migratori nei paesi di transito. In linea con le posizioni di CONCORD (piattaforma delle Ong di cui FOCSIV è parte) chiediamo a gran voce un’applicazione concreta del principio di solidarietà e la promozione di una politica migratoria europea lungimirante che, in coerenza con la cooperazione allo sviluppo, miri a gestire in modo equo e strutturato il fenomeno migratorio.