Torna la XIX Campagna Riso di FOCSIV nelle piazze, parrocchie, Mercati di Campagna Amica e su Gioosto.com
comunicato stampa Roma, 5 maggio 2021
15 – 16 MAGGIO /22 – 23 MAGGIO 2021
TORNA LA XIX CAMPAGNA RISO DI FOCSIV NELLE PIAZZE, NELLE PARROCCHIE, NEI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA E SULLA PIATTAFORMA GIOOSTO.COM
Agricoltori italiani e di tutto il mondo con i consumatori per sostenere chi lavora la terra e l’agricoltura familiare in Italia e nel mondo.
DIFENDI CHI LAVORA LA TERRA
Tornano nei fine settimana del 15 e 16 e del 22 e 23 maggio i pacchi di riso, Roma 100% italiano della FdAI – Filiera Agricola Italiana, con la XIX Campagna nazionale “Abbiamo riso per una cosa seria“, promossa da FOCSIV – Volontari nel Mondo, in collaborazione, come nelle scorse edizioni, con Coldiretti e Campagna Amica e Fondazione Missio della CEI a favore dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo.
Tornano in tante piazze, parrocchie e mercati di Campagna Amica e sulla piattaforma www.gioosto.com, l’e-commerce etico dedicato alle aziende che offrono prodotti di qualità.
Tornano i 1000 volontari FOCSIV e dell’Azione Cattolica Italiana a proporre i pacchi di riso della Campagna ad un’offerta minima di 5,00 Euro. Un gesto di consapevolezza di chi fa una scelta di campo: di difendere chi lavora la terra.
“Abbiamo riso per una cosa seria” è un movimento di contadini italiani e di tutto il mondo, insieme ai consumatori responsabili, per la difesa della dignità dei lavoratori e per il diritto al cibo sano e di qualità per tutti.
Una rete di persone consapevoli che insieme sostengono le comunità rurali, oggi ancora più in difficoltà a causa delle conseguenze della pandemia, che richiedono politiche che portino alla sicurezza alimentare e salubrità dei cibi, che promuovano il valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, alle migrazioni e ai cambiamenti climatici.
Tutti insieme uniti per contrastare fenomeni, in Italia e nel resto del mondo, come il caporalato, il lavoro nero e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi e l’abbandono delle terre e il loro l’accaparramento da parte delle multinazionali e delle finanziarie.
Grazie ai pacchi di riso della Campagna si può sostenere un unico grande progetto con 30 interventi diversi in 30 paesi di tre Continenti – Africa, America Latina e Asia – in difesa di chi lavora la terra. È il lavoro dei piccoli contadini, in ogni parte del mondo, che contribuisce alla salvaguardia dei territori e delle biodiversità oltre a generare un’economia agro-alimentare sana per tutti, senza scarti e sprechi.
Così come avviene negli interventi volti al miglioramento della condizione socioeconomica delle comunità agricole e, in particolare, di quella delle donne, artefici dello sviluppo delle proprie famiglie ad iniziare dai più piccoli; alla sensibilizzazione dei giovani affinché comprendano quali siano le potenzialità di rimanere nelle proprie terre di origine senza abbandonarle per un futuro incerto nei grandi agglomerati urbani; alla formazione dei contadini di tecniche e pratiche di coltivazione ecosostenibili, che valorizzano la qualità e la quantità della loro produzione.
“Se si potessero correlare le centinaia di migliaia di chicchi di riso dei pacchi della Campagna Abbiamo riso per una cosa seria alle difficoltà provocate dalla pandemia, potremmo comprendere che quei chicchi sono una risposta concreta e sana alle cause che hanno generato il COVID – 19 – ha sottolineato Ivana Borsotto, presidente FOCSIV – Dobbiamo essere consapevoli che questo è anche la conseguenza delle scelte compiute in questi anni in termini di stili di vita, di consumismo e di spreco e che è necessario ed urgente cambiare il paradigma di crescita senza limiti che governa l’economia mondiale e che bisogna attuarne uno sostenibile con modelli di produzione basati sull’agroecologia, che tutelino l’ambiente, la biodiversità e l’agricoltura familiare. In molti studi scientifici internazionali – citati nel nostro Rapporto I padroni della Terra 2020 – si mette in evidenza come le epidemie, compreso il COVID – 19, non sono eventi accidentali, ma sono frutto del nostro impatto sugli ecosistemi naturali. Non solo si depaupera la terra e si entra in contatto con gli agenti patogeni provenienti da specie animali selvatiche, ma si escludono, se non si sopprimono, popolazioni originarie dai propri territori, si distruggono biodiversità e si cancellano culture e colture. I pacchi di riso che saranno in piazza da metà maggio, come negli ultimi diciannove anni, non solo sostengono interventi di agricoltura familiare realizzati dai nostri soci in 30 paesi del mondo, ma generano un circolo virtuoso dove ognuno svolge una propria parte importante: da un lato si è consumatori responsabili, poiché il riso dei pacchi è prodotto da piccoli risicoltori italiani e dall’altra si permette a molti contadini di tutto il mondo di continuare a coltivare le loro terre e di sviluppare una economia sostenibile che salvaguarda i frutti originari dei propri territori. Questo è il modo FOCSIV di ridere per una cosa seria.”
Saranno 34 milioni di persone in ben 30 Paesi entro giugno ad “un passo dal perdere la vita per la mancanza di cibo”: questo riporta ‘Hunger Hotspots’ lo studio, diffuso lo scorso marzo, della FAO e del World Food Programme. La fame acuta sta crescendo a livelli catastrofici soprattutto in paesi, come lo Yemen, il Sud Sudan e la Nigeria, a ritmi vertiginosi e in Africa, il Continente più colpito, ma è destinata ad aumentare anche in Paesi quali l’Afganistan, il Libano, la Siria ed Haiti.
Questa situazione, già molto critica in questi Stati, era conseguenza di guerre e instabilità, di catastrofi naturali e cambiamenti climatici. La pandemia ha avuto sulle economie fragili un impatto devastante come uno tsunami. Né le previsioni per un cambiamento di rotta sono immediate: sono numerosi i Paesi che faranno fatica a riprendersi dallo shock economico e sociale.
Il UN Food System Summit il Vertice Mondiale sui Sistemi Alimentari convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite a New York nel settembre 2021, così come il pre-Summit in Italia convocato a Roma a metà luglio prossimo, potranno, se ci sarà il reale impegno di tutti i Paesi in una risposta univoca e corale, essere cruciali nel disegnare una nuova e realistica rotta futura del Pianeta in materia di agricoltura e alimentazione.
Una risposta attesa e irrimandabile dagli oltre 820 milioni di persone affamate e da un bambino su quattro sotto i cinque anni con problemi di un grave arresto della crescita.
Una risposta può essere quella dei piccoli produttori coinvolti negli interventi di agricoltura familiare sostenuti dalla Campagna Abbiamo riso per una cosa seria che propongono un approccio agro-ecologico nell’utilizzo della terra e un’alimentazione più inclusiva e sostenibile per tutti.
Molti i volti, anche quest’anno, dei testimonial e degli amici che si sono uniti e condividono gli scopi di “Abbiamo riso per una cosa seria” ad iniziare da Elena Somaré, virtuosa dell’uso del suono primitivo del fischio, che ha musicato lo spot della Campagna.
Sono coinvolti nella Campagna anche Chiara Caprettini, foodblogger, Luca Lombroso, meteorologo e divulgatore ambientale, e i Cuochi contadini della rete di Campagna Amica, che sostengono con le ricette e gli showcooking del riso FOCSIV Coldiretti.
Difendi chi lavora la terra.
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