Una giornata al SAFIR
L’8 febbraio Giona ( Giona Amedeo De Iusi, Casco Bianco in Servizio Civile a Rabat insieme a Giulia – ndr ) ed io siamo andati al Centro SAFIR con Luca Vellandi, educatore professionale collaboratore di OVCI, per chiedere in prestito alcuni giocattoli che potessero supportare il lavoro degli agenti SIBC (Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria) della città di Salé.
Dal 2008 l’impegno riabilitativo di OVCI in Marocco si svolge infatti attraverso il Servizio multidisciplinare SAFIR (Servizio di Accoglienza, Formazione, Informazione e messa in Rete) di Temara, una città ad una quindicina di chilometri da Rabat.
Il SAFIR fornisce anzitutto un Servizio di prima accoglienza per le famiglie di bambini con disabilità, illustrando loro le possibilità offerte dal territorio, indirizzandole verso le pratiche per richiedere un supporto economico ed informandole sui temi della disabilità e sui diritti delle persone con disabilità.
Garantisce anche un Servizio Riabilitativo ed educativo offrendo una prima visita ai bambini con disabilità per poi indicare un percorso terapeutico, con interventi riabilitativi e/o educativi personalizzati.
Abbiamo selezionato solo alcuni dei tantissimi giocattoli interattivi (per lo più fatti a mano dall’educatrice del Centro, la signora Soumia, e dall’ex servizio civilista di OVCI, l’educatrice professionale Carla Loi) che stimolano la memoria, la coordinazione occhio-mano dei beneficiari e delle beneficiarie e hanno l’obiettivo di facilitare l’apprendimento di piccoli gesti quotidiani come allacciare e slacciare cinture e stringhe delle scarpe o abbottonare e sbottonare giacche e camicie.
Il punto di maggiore interesse dei giocattoli selezionati è il fatto che possano essere realizzati – eventualmente anche dalle caregivers e in genere dalle famiglie di bambini e bambine con disabilità – utilizzando materiali economici e facilmente reperibili.
Abbiamo poi assistito ad una sessione di formazione teorica de “Les Femmes en Action” coordinata dalla formatrice del Centro, la signora Mounia, durante la quale abbiamo imparato le modalità di conservazione di alimenti quali il mais e il caramello grazie a Sara, una delle beneficiarie del progetto, che ci ha gentilmente tradotto in francese parte della lezione.
Il progetto “Les Femmes en Action”, cofinanziato dalla ONG spagnola Manos Unidas, è stato lanciato presso il Centro SAFIR di Temara nell’ottobre 2022 da Casa Lahnina e OVCI. Si tratta di quella che potremmo definire un’estensione del progetto PIAF – Projet Intégré d’Autonomisation des Femmes, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea che organizza corsi di formazione teorica e pratica in ambito culinario a giovani con disabilità, offrendo loro supporto nel raggiungimento di un’autonomia lavorativa.
Giulia Romano, Casco Bianco a Rabat, Marocco con OVCI