Verso la COP28
Fonte https://businessday.ng/opinion/article/road-to-cop-28-climate-crisis-still-defies-global-effort/
Ufficio Policy Focsiv – La diplomazia delle Nazioni Unite e i tanti attori che partecipano sono in fibrillazione per l’avvicinarsi della COP28 sul clima. Come al solito sono molte e grandi le attese sugli impegni che saranno presi, dalle riduzioni delle emissioni ai finanziamenti per la transizione ecologica, le opere di adattamento, il rimborso di perdite e danni, il governo delle migrazioni, e molto altro ancora.
Il messaggio del segretario esecutivo della Conferenza sul cambiamento climatico (UNFCCC) agli Stati e ai diversi attori coinvolti fa il punto delle attività realizzate nell’ultimo trimestre in vista della COP28. Come si può leggere di seguito sono molte le iniziative e i processi per favorire l’azione sul clima, ma non vi è uno stato dell’arte sull’avanzamento degli impegni.
L’impressione è che vi siano “tante parole ma pochi fatti” mentre i disastri climatici aumentano e si abbattono sui più vulnerabili. Ma questa è la “macchina” faticosa e complessa del processo di dialogo tra centinaia di Stati e migliaia di attori, dove appaiono rilevanti asimmetrie di potere (alcuni attori sono più organizzati e potenti, tra cui le compagnie petrolifere, e altri più deboli e non coordinati sufficientemente per mancanza di risorse, come i popoli indigeni e i contadini).
Molte iniziative si concentrano sul come e sul cosa fare, grazie al supporto degli scienziati e dei tecnici, ma sono i politici che devono decidere. I giovani, le persone che hanno a cuore il nostro pianeta, le organizzazioni della società civile sono chiamate a uno sforzo improbo per mobilitare le società e premere sui politici. Le manifestazioni si susseguono, e invitiamo allo sciopero indetto da Fridays for Future il 6 Ottobre: https://fridaysforfutureitalia.it/resistenza-climatica-fridays-for-future-nelle-piazze-ditalia-per-contestare-il-governo-meloni/
Il messaggio affronta vari temi: tra cui fare il punto sull’azione per il clima e tracciare un percorso migliore per il futuro, aiutare i Paesi a rafforzare la resilienza agli effetti del cambiamento climatico, ridurre le emissioni di gas serra, le misure di risposta, i centri regionali di collaborazione, il potenziamento dei finanziamenti, della tecnologia e dello sviluppo delle capacità, l’importanza di sostenere l’azione per il clima con relazioni e revisioni trasparenti, rafforzare la collaborazione tra i governi e le principali parti interessate, il processo per il bilancio per il biennio 2024-25, e cosa aspettarsi nel 3° trimestre in vista della COP.
Per quanto riguarda l’azione per il clima, le Parti e gli osservatori hanno discusso su come accelerare i progressi collettivi in materia di mitigazione, comprese le misure di risposta, adattamento, perdite, danni e mezzi di attuazione (finanziamenti per il clima, trasferimento di tecnologie e sviluppo di capacità).
I co-facilitatori pubblicheranno un rapporto di sintesi, che raccoglierà i risultati chiave dei tre incontri già tenutisi. Il rapporto conterrà informazioni tecniche, buone pratiche e lezioni apprese per aiutare le Parti e gli attori interessati a identificare le azioni da intraprendere per correggere la rotta e raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Durante il secondo Dialogo di Glasgow, le discussioni si sono concentrate sull’operatività e sui modi per massimizzare il sostegno degli attuali finanziamenti esistenti. I workshop hanno aiutato i Paesi in via di sviluppo a comunicare le loro esigenze di assistenza tecnica per affrontare i principali impatti climatici, in particolare le perdite e i danni derivanti dai rischi idrometeorologici e dagli eventi estremi.
Si è svolto anche il anche il sesto workshop sull’adattamento, durante il quale i partecipanti hanno affrontato i temi di definizione degli obiettivi, delle metriche, delle metodologie e degli indicatori. Da allora sono stati compiuti progressi costanti attraverso il programma di lavoro Glasgow-Sharm el-Sheikh, che si concluderà alla COP28, dove si prevede un risultato ambizioso.
Si sono svolti anche primo dialogo globale e il primo evento incentrato sugli investimenti sulla mitigazione e l’attuazione nell’ambito del programma di lavoro di Sharm el-Sheikh.
Entrambi gli eventi si sono concentrati sul tema “accelerare la giusta transizione energetica“. Le discussioni hanno riguardato capacità finanziarie, tecnologiche e di sviluppo in questo settore, ad esempio attraverso la cooperazione internazionale, anche con i paesi terzi.
L’ottava riunione del Comitato di esperti di Katowice si è svolta nel secondo trimestre. Tra gli altri risultati, la riunione ha portato alla stesura di documenti tecnici sulle strategie nazionali e sulle migliori pratiche in materia di transizione e diversificazione economica, nonché la stesura di un questionario sulle migliori pratiche di coinvolgimento del settore
privato per facilitare la creazione di posti di lavoro dignitosi e di qualità in settori a bassa emissione di gas serra. Rappresentanti di vari Paesi hanno condiviso le loro esperienze relative alla giusta transizione e alla diversificazione economica, concentrandosi sulle sfide e sulle migliori pratiche.
I Centri di Collaborazione Regionale hanno ospitato una serie di seminari per l’Africa sub-sahariana, l’America Latina e i Caraibi, l’area MENA, l’Asia meridionale e il Pacifico, per condividere i dettagli sui contributi alla riduzione delle emissioni determinati a livello nazionale (NDC) previsti per il 2023 e sulle strategie di sviluppo a lungo termine a basse emissioni (LT-LEDS). I webinar hanno anche esaminato i piani delle Parti per presentare o aggiornare gli NDC o gli LT-LEDS prima della COP28.
Hanno anche condiviso le capacità di sviluppo, il supporto tecnico e gli eventi di networking strategico sull’integrazione dell’azione per il clima nelle funzioni fondamentali dei ministeri dell’economia e delle finanze, il genere e il cambiamento climatico.
Nel secondo trimestre, si è tenuto un workshop di formazione sull’accesso e la mobilitazione dei finanziamenti per il clima per i sette Stati partner della Comunità dell’Africa Orientale, in collaborazione con il Fondo verde per il clima, il Fondo per l’adattamento e il Fondo globale per l’ambiente. Il workshop ha generato tre progetti regionali basati sulle priorità degli Stati partner, da sviluppare ulteriormente in proposte complete da presentare alle istituzioni finanziarie. Nel frattempo, il terzo Dialogo pubblico-privato sulla finanza per il clima ha permesso ai responsabili politici e ai leader del settore privato di fornire spunti e suggerimenti per mobilitare i finanziamenti, allineare il sistema finanziario agli obiettivi climatici e costruire un futuro equo e sostenibile.
Inoltre, il TEC e il Climate Technology Centre and Network (CTCN) hanno lanciato l’iniziativa Technology Mechanism sull’Intelligenza Artificiale per l’Azione per il Clima che esplora il ruolo potenziale dell’intelligenza artificiale come strumento per far progredire e scalare soluzioni climatiche trasformative per la mitigazione, l’adattamento e la resilienza, in particolare per le comunità più vulnerabili.
Nel secondo trimestre sono stati pubblicati nuovi studi di mappatura sulle carenze di conoscenza e sulle esigenze di sviluppo delle capacità per consentire al settore privato, e in particolare alle piccole e medie imprese, di intraprendere azioni per il clima e accelerare l’attuazione dell’Accordo di Parigi.
Sempre nel corso del secondo trimestre sono state esaminate 12 parti ovvero gli impegni di 12 Stati. I processi di revisione offrono l’opportunità di valutare trasparenza e responsabilità sia per i Paesi in via di sviluppo che per quelli sviluppati. Queste analisi tecniche hanno fornito l’opportunità di identificare le aree di miglioramento e le esigenze di sviluppo delle capacità per facilitare una maggiore trasparenza e un’efficace attuazione del quadro di trasparenza rafforzata (ETF) nell’ambito dell’Accordo di Parigi.
Più di 1O eventi si sono svolti nell’ambito del programma di lavoro di Lima sul genere e del relativo programma di lavoro di Glasgow sull’azione per l’empowerment climatico. Gli eventi hanno riguardato diversi argomenti, tra cui: il bilancio di genere per la politica e l’azione per il clima; il “cosa e come” del monitoraggio, della valutazione e dell’empowerment climatico.