Microcredito, una risposta per garantire il futuro
Volontari e Terzo Mondo 1-2/2012
L’attuale momento storico-sociale evidenzia importanti forme di ineguaglianza e di esclusione economica e sociale: una di esse è la difficoltà di accesso al credito, per cui i cosiddetti soggetti “non bancabili”, cioè le persone – italiane e straniere – che mancano di determinate garanzie, non possono accedere al credito tradizionale.
E’ una mancanza di accesso che interrompe vite, speranze, obiettivi, capacità di rispondere ai bisogni di base legittimi di ogni uomo, per sé e per la propria famiglia.
Per questo FOCSIV ha ritenuto utile dedicare un progetto al microcredito e alla micro finanza, quale forma di sostegno e opportunità di inclusione economica, e non solo, del migrante.
Il progetto “MICRO-MICRO. Micro finanza, microcredito e mediazione culturale per la lotta alla povertà e l’inclusione sociale dei cittadini migranti”, realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (L. 383/2000 – lett. F, anno finanziario 2010), nasce proprio con l’obiettivo di migliorare le conoscenze di migranti e dei mediatori sullo strumento “microcredito” quale mezzo di inclusione economica e di valorizzazione del capitale umano del
migrante.
La pubblicazione contiene l’editoriale del Presidente FOCSIV, nella sezione Primo Piano, i punti di vista di Caritas italiana, Banca Etica e PerMicro, per poi approfondire l’argomento della finanza etica con il Dossier “Capire la finanza: il microcredito”. I contributi
Nord-Sud esplorano diverse buone pratiche in Italia e nei Sud del mondo rispetto a progetti di microcredito, micro finanza ed inclusione socio-economica. Il valore della fiducia è quindi il valore fondamentale che ha sostenuto il progetto “MICRO-MICRO”, nella convinzione che un intervento relativo alle risorse per l’integrazione economica sia fondamentale anche per l’inclusione dello straniero.
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